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ISRAELE / HAMAS

«Israele fermi immediatamente il suo piano su Gaza»

Alla condanna dell'Onu si è aggiunta la contrarietà del primo ministro britannico Starmer
AFP
Fonte Ats Ans
«Israele fermi immediatamente il suo piano su Gaza»
Alla condanna dell'Onu si è aggiunta la contrarietà del primo ministro britannico Starmer

GINEVRA - L'Onu esige che Israele «fermi immediatamente» il proprio piano di controllo militare sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce un comunicato.

Il piano del governo israeliano per una completa presa militare della Striscia di Gaza occupata rischia di tradursi in sofferenze indicibili e crimini atroci e deve essere «immediatamente fermato», ha affermato l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk, in un commento reso noto oggi a Ginevra.

Il piano, ha sottolineato inoltre Türk, «è in contrasto con la sentenza della Corte internazionale di Giustizia, secondo cui Israele deve porre fine alla sua occupazione il prima possibile, con la realizzazione della soluzione concordata dei due Stati e con il diritto dei palestinesi all'autodeterminazione».

Per l'Alto commissario Onu, in base a tutte le prove finora disponibili, «questa ulteriore escalation si tradurrà in un ulteriore esodo forzato di massa, ulteriori uccisioni, ulteriori sofferenze insopportabili, distruzione insensata e crimini atroci».

«Invece di intensificare questa guerra, il governo israeliano dovrebbe impegnarsi al massimo per salvare le vite dei civili di Gaza, consentendo il pieno e incondizionato flusso di aiuti umanitari». Inoltre, gli ostaggi devono essere «rilasciati immediatamente e incondizionatamente» dai gruppi armati palestinesi, così come i palestinesi detenuti arbitrariamente da Israele.

La contrarietà britannica - Tra le voci contrarie c'è anche quella del primo ministro britannico Keir Starmer, il quale ha affermato che Israele dovrebbe riconsiderare il suo piano, «sbagliato», di prendere il controllo di Gaza City. «Questa azione non contribuirà in alcun modo a porre fine al conflitto, né ad assicurare il rilascio degli ostaggi», ha aggiunto, avvertendo che «porterà solo a un ulteriore spargimento di sangue».

La ministra per la Sicurezza energetica britannica, Miatta Fahnbulleh, ha da parte sua affermato in un'intervista alla Bbc che il piano di Israele per la conquista di Gaza City «aggraverà una situazione già intollerabile e porterà a un ulteriore spargimento di sangue».

Fahnbulleh, come ha già detto questa mattina il premier Keir Starmer, ha sottolineato che la decisione è «sbagliata», augurandosi che «il governo israeliano riconsideri la sua posizione». La priorità del Regno Unito, ha sottolineato, è continuare a lavorare per un cessate il fuoco a Gaza, fornire maggiori aiuti al territorio e «liberare gli ostaggi».

La condanna turca - Anche la Turchia ha condannato il piano approvato dal Gabinetto di sicurezza di Israele per la conquista di Gaza City. «Condanniamo con la massima fermezza la decisione di Israele di espandere la sua operazione militare a Gaza, che costituisce una nuova fase della sua politica espansionistica e genocida nella regione», si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara.

Il ministero chiede allo Stato ebraico di «interrompere i suoi piani di guerra, accettare un cessate il fuoco a Gaza e avviare negoziati per una soluzione a due Stati», e invita «la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità per impedire l'attuazione di questa decisione».

Anche la Cina è preoccupata - La Cina si è detta oggi «seriamente preoccupata" per il piano e ha esortato Israele a «cessare immediatamente le sue azioni pericolose». «Gaza appartiene al popolo palestinese ed è parte integrante del territorio palestinese», ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri cinese in una risposta scritta all'agenzia di stampa Afp.

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