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GUERRA IN UCRAINA

«Volete la pace? Revocate le sanzioni e restituite i capitali»

Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov. Anche il riconoscimento della Crimea russa, fra le altre condizioni per cessare il conflitto.
Foto AFP
Fonte ats
«Volete la pace? Revocate le sanzioni e restituite i capitali»
Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov. Anche il riconoscimento della Crimea russa, fra le altre condizioni per cessare il conflitto.

MOSCA/KIEV - Il ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov ha ribadito che Mosca non vuole una semplice tregua in Ucraina, ma una pace in cui vengano accolte le proprie richieste: riconoscimento internazionale come territorio russo della Crimea e delle quattro regioni rivendicate, impegno di Kiev a non entrare nella Nato, revoca delle sanzioni e restituzione dei capitali congelati.

Mosca rimane contraria a un cessate il fuoco temporaneo «che il regime di Kiev e i suoi curatori esterni vorrebbero avere per raggruppare le truppe, continuare la mobilitazione e rafforzare le capacità militari», ha affermato Lavrov in un'intervista al giornale ungherese Magyar Nemzet.

La Russia invece vuole «una soluzione politica e diplomatica» per «una pace durevole» che elimini «le cause alla radice» del conflitto.

«Prima di tutto - ha sottolineato il capo della diplomazia russa - è necessario eliminare le minacce alla sicurezza della Russia in relazione all'espansione della Nato e al coinvolgimento dell'Ucraina in questo blocco militare».

Secondo Lavrov è anche necessario un «riconoscimento legale internazionale delle nuove realtà territoriali sorte» con l'annessione alla Russia della Crimea e delle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson.

Infine, Mosca chiede «la revoca delle sanzioni anti-russe, il ritiro di tutte le azioni legali contro la Russia e la restituzione dei suoi beni illegalmente sequestrati in Occidente».

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