Netanyahu perde le staffe in tribunale: «Mi sento una preda»

Il premier, al processo che lo vede imputato di corruzione, batte i pugni sul tavolo: «Danno la caccia a una persona, per farmi cadere»
TEL AVIV - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha attaccato duramente la polizia durante la sua testimonianza al tribunale distrettuale di Tel Aviv, affermando: «Vogliono far cadere un primo ministro, quindi danno la caccia a una persona. Inquinano l'indagine, lanciano accuse false. Mi sento come se vivessi a Teheran o nella Germania dell'Est. È una caccia politica mirata».
Netanyahu ha battuto il pugno sul tavolo e ha aggiunto, alternando ebraico e inglese: «Non può essere! Give me a break, mi sento come una preda».
Netanyahu è imputato di corruzione e frode. Le sue affermazioni di questa mattina fanno riferimento all'indagine della polizia e dello Shin Bet su due suoi stretti collaboratori arrestati nell'ambito dell'inchiesta Qatargate.