«Il razzismo è una crisi di salute pubblica»


Lo ha dichiarato giovedì la sindaca di Chicago, Lori Lightfoot. Per contrastarlo verranno usati quasi 10 milioni.
Lo ha dichiarato giovedì la sindaca di Chicago, Lori Lightfoot. Per contrastarlo verranno usati quasi 10 milioni.
CHICAGO - Da ieri il razzismo è ufficialmente una crisi di salute pubblica a Chicago. Lo ha dichiarato Lori Lightfoot, sindaca della metropoli dell'Illinois.
La cittadinanza è invitata a lavorare insieme per affrontare le disuguaglianze che sono il frutto del razzismo sistemico. «Non possiamo più consentire al razzismo di privare i residenti dell'opportunità di vivere e condurre una vita piena, sana e felice» ha affermato Lightfoot. «Stiamo lavorando a stretto contatto con il Dipartimento di sanità pubblica di Chicago e le organizzazioni comunitarie per affrontare queste iniquità una volta per tutte».
La sindaca e il commissario per la salute pubblica di Chicago, Allison Arwady, hanno aggiunto che la città deve lavorare di più per migliorare le politiche antirazziste che affrontano le cause profonde dell'ingiustizia sociale. A tal scopo, 9,6 milioni di dollari (8,8 milioni di franchi svizzeri) dei fondi d'emergenza Covid-19 saranno impiegati per creare sei "aree eque" che ricoprono il territorio cittadino.
«Mentre continuiamo a riprenderci dalla pandemia, queste coalizioni porteranno anche strategie iperlocali per affrontare i fattori di rischio: accesso all'assistenza sanitaria e ai servizi sociali, accesso al cibo, condizioni abitative, sicurezza della comunità e ambienti di buon vicinato», ha spiegato Arwady.
L'annuncio arriva a pochi giorni dalla pubblicazione di uno studio sulla salute della comunità afroamericana di Chicago. Viene indicato un crescente divario - pari a nove anni - tra l'aspettativa di vita dei membri di questa comunità e i caucasici. Anche i latini e gli asiatici vivono meno a lungo in seguito alla pandemia, afferma il rapporto.