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Un cinema locale, che getta uno sguardo sul mondo

Una panoramica sulla presenza ticinese al Locarno Film Festival che inizia ufficialmente domani
ROUGH CAT
Un cinema locale, che getta uno sguardo sul mondo
Una panoramica sulla presenza ticinese al Locarno Film Festival che inizia ufficialmente domani

LOCARNO - Il festival "di casa", «che con lo sguardo rivolto al mondo valorizza anche il territorio». È con questo spirito che la Ticino Film Commission si appresta a immergersi nei dieci giorni del Locarno Film Festival. Le parole del direttore Niccolò Castelli ribadiscono l'essenza del lavoro di questa realtà: «Sostenere il cinema indipendente sin dalle sue primissime fasi, contribuendo alla sua crescita in modo concreto e strutturale».

C'è un bel po' di Ticino anche a Locarno78. A partire da ben due premiati. Il primo è Marcel Barelli, che martedì 12 agosto riceverà in Piazza Grande il Locarno Kids Award. Sarà l'occasione per ammirare l'ultimo lavoro diretto dal regista e animatore, nato a Lodrino 40 anni fa e attivo da una ventina d'anni nella Svizzera romanda: "Mary Anning, chasseuse de fossiles". Nel suo primo lungometraggio Barelli ha raccontato la storia di una ragazza destinata a diventare una pioniera della paleontologia.

C'è poi il più "nostrano" di tutti i riconoscimenti assegnati dal Festival: il Premio Cinema Ticino, che ogni due anni viene attribuito a personalità che si sono distinte nella promozione a livello cantonale della Settima arte. Quest'anno è il caso di Michele Dell'Ambrogio, da cinquant'anni anima del Circolo del Cinema Bellinzona e critico cinematografico. Dell'Ambrogio verrà premiato in Piazza Grande la sera del 13 agosto e lo stesso giorno presenterà un grandissimo classico: "L'Atalante" di Jean Vigo, per la sezione Histoire(s) du cinéma. L'appuntamento è per le 16 al GranRex.

Veniamo ai film con Dna ticinese. Nel Concorso internazionale troviamo "Le bambine", che segna l'esordio nel lungometraggio delle giovani registe italiane Valentina e Nicole Bertani. Il film, che vede come coproduttrice la ticinese Cinédokké con RSI, è stato girato parzialmente a Mendrisio e sulla Tremola, con il sostegno della Ticino Film Commission. "Le bambine" sarà mostrato da martedì 12 a giovedì 14 agosto.

C'è poi "Demain, il y aura quelque chose de nouveau", il film omnibus della Spring Academy che sarà protagonista dell'evento speciale (a ingresso gratuito) di giovedì 7 agosto alle 22 alla sala Palacinema 2. Dura 60 minuti ed è firmato dai giovani registi che hanno partecipato all'iniziativa organizzata dal Locarno Film Festival e dal CISA, in collaborazione con la Ticino Film Commission e con il sostegno di RSI Hotel du Lac. Si tratta di Maximilian Bungarten, Balthus Kiss, Markela Kontaratou, Antonio La Camera, Mickey Lai, la ticinese Anna Simonetti e Anastasia Ursu, formatasi al CISA. Il film è stato realizzato sotto la supervisione dei francesi Caroline Poggi e Jonathan Vinel.

Un film molto personale, inserito nel contesto di una tragedia collettiva, è "Il ragazzo della Drina" di Zijad Ibrahimovic, prodotto dalla ticinese Rough Cat in coproduzione con RSI. Presentato in anteprima alle Giornate di Soletta, viene riproposto a Locarno nel contesto di Panorama Suisse giovedì 7 agosto alle 11 al Palexpo (Fevi). Il regista vive e lavora in Ticino dopo essere fuggito da bambino dalla Serbia. Il documentario è il racconto del suo ritorno a Srebrenica, nel tentativo di fare pace con i propri demoni.

Infine, c'è il cortometraggio "Tusen Toner" diretto da Francesco Poloni, del quale vi parleremo in modo più approfondito nei prossimi giorni. Prodotto da Marco Poloni per il CISA, racconta la lotta di quattro giovani per salvare il loro studio di registrazione in una città dell'estremo nord della Svezia. "Tusen Toner" sarà mostrato l'11 agosto alle 14.30 a La Sala nell'ambito del concorso nazionale dei Pardi di Domani.

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