Associazione a delinquere: indagato Emis Killa


La vicenda è legata all'inchiesta sugli ultras di Inter e Milan. Nella sua casa erano stati rinvenuti coltelli, tirapugni e un taser.
La vicenda è legata all'inchiesta sugli ultras di Inter e Milan. Nella sua casa erano stati rinvenuti coltelli, tirapugni e un taser.
MILANO - Iscritto nel registro degli indagati per associazione a delinquere: è questo il provvedimento che la Procura di Milano ha emesso per Emis Killa, il cantante amico del capo ultras del Milan Luca Lucci (adesso in carcere).
Il rapper è finito nell'inchiesta che sta portando avanti la Direzione distrettuale antimafia sugli ultras di Milan e Inter e il suo coinvolgimento si deve al fatto che, durante una perquisizione, a casa del cantante a Vimercate sono saltati fuori sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente, un taser e quasi 40 mila euro in contanti.
Per lui è scattata anche la misura DASPO (acronimo di "Divieto di accedere alle manifestazioni sportive") che gli vieta di mettere piede in uno stadio (era stato identificato in un gruppo di persone che aveva malmenato uno steward di San Siro), ma non per esempio di non potere partecipare al prossimo festival di Sanremo, dove infatti gareggerà con la canzone "Demoni" e duetterà anche con l'amico Lazza, anche quest'ultimo un frequentatore della casa del capo ultras Lucci (era fra gli invitati del pranzo di Santo Stefano).
Killa non ha mai nascosto la sua vicinanza con gli ambienti ultrà del Milan e sui social spiccano anche delle fotografie in cui appare - riporta il Corriere della Sera - «con altri personaggi considerati dagli inquirenti vicini alle cosche calabresi».