FMI chiede alla Banca nazionale di Kiev di svalutare la grivna

Una svalutazione controllata della grivna potrebbe contribuire ad alleviare la difficile situazione finanziaria dell'Ucraina, è il parere dell'organizzazione.
KIEV - La Banca Nazionale dell'Ucraina (NBU) è stata sottoposta a pressioni da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI) affinché svalutasse la moneta nazionale. Lo riporta Bloomberg, citato da Ukrainska Pravda.
Il FMI ha sottolineato i potenziali benefici di una svalutazione controllata della grivna come misura che potrebbe contribuire ad alleviare la difficile situazione finanziaria dell'Ucraina, aumentando le entrate di bilancio denominate nella valuta nazionale.
I funzionari della NBU si oppongono a tale mossa, citando i rischi di inflazione e la reazione negativa dell'opinione pubblica, hanno affermato le fonti a condizione di anonimato poiché i colloqui si stanno svolgendo a porte chiuse.
L'Ucraina ha ricevuto la maggior parte dei 15,6 miliardi di dollari USA previsti dal programma del FMI concordato nel 2023 e le due parti stanno ora negoziando un nuovo pacchetto del valore di 8 miliardi di dollari USA.
Si prevede che la direttrice generale del FMI Kristalina Georgieva visiterà Kiev per dimostrare il sostegno del Fondo e per sostenere gli sforzi dell'Ucraina volti a ottenere finanziamenti aggiuntivi.
Una svalutazione potrebbe aumentare le entrate nominali di bilancio, poiché i contratti di esportazione sono denominati in valuta estera. Tuttavia, i benefici attesi sono limitati, poiché il bilancio dell'Ucraina dipende fortemente dagli aiuti internazionali diretti, mentre la svalutazione potrebbe anche alimentare l'inflazione, erodendo la stabilità fiscale.