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FRANCIA

Nel caos, la strettoia di Macron

La caduta del governo Bayrou "sfiducia" anche il presidente francese. Oggi le dimissioni del premier. E la crisi a Parigi si allarga
AFP
Fonte red
Nel caos, la strettoia di Macron
La caduta del governo Bayrou "sfiducia" anche il presidente francese. Oggi le dimissioni del premier. E la crisi a Parigi si allarga

FRANCIA - Dopo il crollo del governo di François Bayrou - oggi sono attese le sue dimissioni - la Francia è piombata di nuovo nel caos politico. E ora cosa farà Emmanuel Macron? Se lo chiedono in molti, perché, di riflesso, a essere sfiduciato dall'Assemblea nazionale è anche l'inquilino dell'Eliseo.

Le prime pagine dei quotidiani francesi lasciano poco spazio all'immaginazione. «Au pied du mur» («con le spalle al muro», insomma, alle strette) titola "Le Parisien", che mette al centro della prima pagina il presidente e solo a margine il primo ministro sfiduciato. «Bayrou se ne va, Macron sotto pressione», scrive "Le Figaro". Il presidente francese, ieri sera, ha comunicato di aver preso atto di quanto accaduto e ha confermato che «nominerà in pochi giorni» chi sarà il nuovo premier. Una mossa che risolverà il caos? Probabilmente no.

Indipendentemente da chi sarà, il successore di Bayour si troverà infatti a fronteggiare la medesima ingovernabilità che ha caratterizzato l'Assemblea nazionale figlia delle elezioni dell'estate dell'anno scorso. E all'orizzonte già si intravede, nefasto, lo scoglio del mese di ottobre, quello della discussione sul bilancio contro cui il futuro governo potrebbe immediatamente naufragare. Insomma, per Macron, citando "Le Monde" i «margini di manovra» sono «stretti». Mentre da destra e da sinistra arriva la richiesta di nuove elezioni.

«Se il popolo ci farà l'onore di un mandato chiaro, ovvero una maggioranza assoluta, andremo a Matignon per attuare, senza aspettare le elezioni presidenziali e un programma di ripresa nazionale», ha affermato Marine Le Pen. Dall'estremità opposta dello spettro, Jean-Luc Mélenchon aggiunge alle richieste sul tavolo anche le dimissioni del presidente. Tutti scenari che Macron ha già escluso.

Il caos però non si limita allo scacchiere politico. La frattura è sempre più ampia. Nelle istituzioni politiche, ma anche tra queste ultime e i cittadini francesi. Una crisi che aumenta l'instabilità nei confini francesi e rende Parigi più debole in Europa.

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