La Flotilla è sempre più vicina a Gaza, denunciata «una pericolosa aggressione»

Gli equipaggi delle imbarcazioni sono in allerta permanente, due imbarcazioni e un sottomarino israeliano sono nei paraggi
ROMA - «Siamo a 130-135 miglia dalla costa di Gaza. Al momento non abbiamo avuto segnali di alt da Israele ma siamo in allerta permanente».
A dirlo il deputato italiano del Pd Arturo Scotto, che sta partecipando alla missione della Global Sumud Flotilla. «Siamo consapevoli che in giornata potremmo essere avvicinati per l'abbordaggio».
Il ticinese Vanni Bianconi, comandante dell'imbarcazione "Alfonsina e il mare", ha scritto nelle prime ore del mattino su Instagram: «Non siamo stati intercettati, siamo a 144 mn da Gaza, avanziamo in formazione». Due navi della Flotilla, Alma e Sirius, sono state avvicinate da due motovedette della Marina israeliana. Presente anche un sommergibile in immersione. In un comunicato la Flotilla ha denunciato minacce e danneggiamenti dei sistemi di comunicazione dei natanti, parlando di «pericolosa aggressione navale».
Il governo spagnolo ha «fortemente» raccomandato ai membri della Global Sumud Flotilla di non entrare, nelle attuali circostanze, nella zona di esclusione stabilita da Israele nelle acque antistanti Gaza, «poiché farlo porrebbe a rischio severo la loro stessa incolumità», secondo fonti ufficiali riferite dall'agenzia Efe.
La nave militare 'Furor' inviata da Madrid «si trova già in un raggio operativo per realizzare operazioni di salvataggio, se fossero necessarie» segnalano le fonti. Ma si avverte che «la nave non potrà entrare nella zona di esclusione stabilita dall'esercito israeliano poiché metterebbe a rischio l'integrità fisica dell'equipaggio e quella della stessa Flotilla». Il governo spagnolo evidenzia che la missione della Global Sumud «è encomiabile e legittima» ma che «la vita dei suoi componenti deve venire anzitutto».
Da parte sua, l'organizzazione della Flotilla in un comunicato ritiene che Madrid abbia rinunciato a prestarle «la protezione necessaria per arrivare» alle coste di Gaza con gli aiuti umanitari. «Per azione e omissione, il governo spagnolo diventa un complice di quanto potrà accadere», si denuncia, dopo la richiesta di non superare la zona di esclusione segnata da Israele in acque internazionali a 120 miglia nautiche (193 Km) da Gaza.