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Spari a Dallas, «colpa della sinistra radicale squilibrata»

Trump e Vance attaccano la sinistra dopo la sparatoria di fronte alla sede dell'ICE
AFP
Fonte ATS
Spari a Dallas, «colpa della sinistra radicale squilibrata»
Trump e Vance attaccano la sinistra dopo la sparatoria di fronte alla sede dell'ICE

WASHINGTON - Almeno una persona è stata uccisa in una sparatoria davanti a una sede dell’agenzia statunitense ICE (Immigration and Customs Enforcement), responsabile per le espulsioni, a Dallas. Secondo il Dipartimento per la Sicurezza Interna, un uomo armato ha aperto il fuoco dal tetto di un edificio adiacente, sparando anche contro un furgone situato nella zona di sicurezza. Tre detenuti sono stati colpiti, e uno di loro ha perso la vita.

Il governo degli Stati Uniti ha collegato l’attacco a presunti ambienti della «sinistra radicale».

La ministra della Sicurezza Interna, Kristi Noem, ha dichiarato sulla piattaforma X che il presunto attentatore è deceduto: si sarebbe tolto la vita con un colpo d’arma da fuoco. La polizia ha ricevuto una chiamata d’emergenza verso le 6:40 del mattino (ora locale).

Motivazioni politiche sospette - Le motivazioni esatte della sparatoria restano al momento poco chiare. Tuttavia, il direttore dell’FBI Kash Patel ha lasciato intendere che si potrebbe trattare di un attentato politicamente motivato contro le attività dell’ICE. In un post su X ha pubblicato una foto di bossoli su cui era inciso lo slogan «ANTI ICE».

Nessun funzionario dell’agenzia sarebbe rimasto ferito. Patel ha ricordato che già a luglio si era verificato un attacco simile contro un altro centro ICE per migranti nello Stato del Texas.

Contesto teso negli USA - L’episodio si inserisce in un clima politico già estremamente teso. Le retate dell’ICE, spesso condotte da agenti armati e incappucciati, si sono intensificate negli ultimi mesi a seguito della linea più dura adottata dal presidente Donald Trump in materia di immigrazione ed espulsioni. Queste azioni hanno scatenato proteste diffuse in tutto il Paese.

Su Truth Social, Trump ha scritto che minacce, violenze e attacchi da parte della «sinistra radicale squilibrata» stanno aumentando, pur senza fornire prove concrete. A suo dire, questa ondata di violenza sarebbe il risultato di una retorica democratica che demonizza le forze dell’ordine, chiede l’abolizione dell’ICE e paragona i suoi agenti ai «nazisti».

Il presidente ha accusato «l'estrema sinistra di incitamento alla violenza contro gli agenti dell'immigrazione» dopo una sparatoria in un centro dell'Ice a Dallas. «L'Immigration and Customs Enforcement sta subendo un aumento senza precedenti di minacce, violenze e attacchi da parte di squilibrati radicali di sinistra», ha scritto Trump su Truth Social. «Questa violenza è il risultato della costante demonizzazione delle forze dell'ordine da parte dei democratici di estrema sinistra, che paragonano gli agenti dell'Ice ai 'nazisti'», ha scritto.

Vance parla di «estremismo di sinistra» - Il vicepresidente JD Vance ha definito l’attentatore un «violento estremista di sinistra», anche se non ha presentato prove a sostegno. Ha inoltre accusato i democratici e i media progressisti di alimentare l’odio contro l’ICE.

Anche la ministra Noem ha dichiarato: «Questi spari devono essere un campanello d’allarme per l’estrema sinistra. La loro retorica contro l’ICE ha delle conseguenze». E ha aggiunto: «Paragonare continuamente l’ICE alla ‘Gestapo nazista’ porta inevitabilmente a episodi come questo».

Un Paese scosso da violenze politiche - Gli Stati Uniti sono già sconvolti da settimane a causa dell’omicidio dell’attivista pro-Trump Charlie Kirk, ucciso in circostanze ancora sotto inchiesta. Da allora, il governo federale punta il dito contro una presunta radicalizzazione della sinistra, anche se critici accusano la Casa Bianca di ignorare la crescente polarizzazione e violenza politica in generale.

Ted Cruz: «Questo deve finire» - Il senatore repubblicano del Texas Ted Cruz ha commentato: «Questo deve finire». Il suo appello è stato diretto ai politici che, secondo lui, «demonizzano l’ICE. Dobbiamo imparare a collaborare senza demonizzare chi la pensa diversamente, senza attaccarci a vicenda».

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