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UNIONE EUROPEA

Proposte misure contro Israele, ma le armi si salvano

La Commissione punta alla sospensione della parte «più significativa» del trattato commerciale
AFP
Fonte Ats Ans
Proposte misure contro Israele, ma le armi si salvano
La Commissione punta alla sospensione della parte «più significativa» del trattato commerciale

BRUXELLES - La Commissione europea propone alcune misure contro Israele. Esse mirano a sospendere una parte - «la più significativa» - del trattato commerciale preferenziale tra l'Ue e Israele, che equivale al 37% del volume totale.

Il resto, spiega un alto funzionario europeo, è regolato dai patti presi nel quadro del WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) e non è soggetto alle misure. In termini pratici, si tratta di circa 227 milioni di euro all'anno, che ora saranno soggetti a dazi maggiorati e quindi applicati agli importatori europei (in tutto nel 2024 l'Ue ha importato beni da Israele per un valore totale di 16 miliardi di euro). Il grosso riguarderà i prodotti agricoli.

L'accordo di associazione copre anche il settore dei servizi ma, fanno notare alla Commissione, si tratta di una parte rimasta essenzialmente sulla carta e dunque non significativa. La proposta deve essere approvata dagli Stati membri con la maggioranza qualificata. «Se sarà votata dal Consiglio, notificheremo l'ente di gestione dell'accordo di associazione con Israele e le misure entreranno in vigore dopo 30 giorni, ovvero una pratica standard», precisa il funzionario.

Le misure non colpiranno però i prodotti che vengono dalle colonie - ovvero tutto ciò che va oltre i confini del 1967 - dato che l'accordo copre solo ciò che l'Ue riconosce come Stato d'Israele (servirà dunque una proposta separata per colpire i beni provenienti dai territori occupati).

Le armi sono salve - Il settore delle armi non sarà toccato dalla proposta della Commissione Europea sulla sospensione del trattamento preferenziale delle misure commerciali fra Ue e Israele, poiché non rientra nelle specificità dell'accordo di associazione ma è anzi coperto dal quadro generale del Wto.

Lo precisa un alto funzionario Ue illustrando i dettagli della proposta dell'esecutivo blustellato, sottolineando che gli armamenti beneficiano spesso della «clausola di confidenzialità» per cui non è dato sapere con certezza quanto pesi sull'interscambio generale tra Ue e Israele.

Sanzioni a ministri estremisti, coloni violenti e membri di Hamas - «Oggi al Collegio dei Commissari abbiamo discusso della situazione a Gaza, l'operazione a Gaza City rappresenta un'escalation della guerra, oggi presentiamo un robusto pacchetto di sanzioni: l'obiettivo non è punire Israele ma migliorare la situazione a Gaza, tutti gli Stati membri sono d'accordo nel dire che la situazione umanitaria è intollerabile».

Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas in conferenza stampa, precisando che «oltre ai ministri israeliani estremisti» nel pacchetto - che deve essere approvato all'unanimità - «ci sono altri membri di Hamas e coloni violenti». La proposta inoltre include misure sul commercio.

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