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«Non voglio che gli europei comprino petrolio dalla Russia»

Trump critica le sanzioni europee alla Russia e chiede stop all’acquisto di petrolio russo.
AFP
Fonte ats ans
«Non voglio che gli europei comprino petrolio dalla Russia»
Trump critica le sanzioni europee alla Russia e chiede stop all’acquisto di petrolio russo.

WASHINGTON - Le sanzioni europee alla Russia non sono dure abbastanza: lo ha detto Donald Trump ai reporter, rilanciando la sua richiesta che gli alleati della Nato smettano di acquistare petrolio russo e impongano dazi alla Cina.

«L'Europa sta comprando petrolio dalla Russia. Non voglio che comprino petrolio», ha detto Trump. «E le sanzioni... che stanno imponendo non sono abbastanza severe, io sono disposto a imporre sanzioni, ma dovranno inasprirle in modo proporzionale a quello che io sto facendo», ha aggiunto.

Si odiano così tanto che quasi non riescono a parlare - «Che lo si chiami vertice o semplicemente incontro, non importa, ma probabilmente dovrò convincerli, perché si odiano così tanto che quasi non riescono a parlare. Sono incapaci di parlare tra loro», ha poi aggiunto il presidente statunitense ai reporter che gli chiedevano se sarà necessario organizzare un vertice per mediare tra Russia e Ucraina.

Cina: da Usa coercizione su nuovi dazi per greggio russo - La normale cooperazione economica ed energetica «della Cina con i Paesi di tutto il mondo, inclusa la Russia, è legittima, legale e irreprensibile». Il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, sulle notizie secondo cui gli Usa hanno esortato i Paesi di G7 e Nato a imporre dazi aggiuntivi su Pechino per gli acquisti del greggio russo, ha affermato che «la mossa degli Stati Uniti è un tipico atto di prepotenza unilaterale e coercizione economica»

Il pressing dell'amministrazione Trump è una mossa «che mina seriamente le regole del commercio internazionale e minaccia la sicurezza e la stabilità delle catene industriali e di approvvigionamento globali - ha aggiunto Lin, nel corso del briefing quotidiano -. I fatti hanno dimostrato che coercizione e pressione sono impopolari e non risolveranno il problema».

La posizione della Cina «sulla crisi ucraina è coerente e chiara. E dialogo e negoziati sono l'unica via d'uscita praticabile», ha osservato il portavoce, secondo cui Pechino, «fin dal primo giorno della crisi, ha assunto una posizione obiettiva e imparziale, insistendo sulla promozione dei colloqui di pace.


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