Caccia al killer di Kirk: «Aiutateci a identificarlo»

OREM - L'Fbi ha diffuso su X la foto del presunto killer di Charlie Kirk chiedendo «l'aiuto del pubblico per identificare questa persona di interesse in relazione alla sparatoria mortale» alla Utah Valley University, in cui è stato ucciso il giovane attivista. Offerta anche una ricompensa da 100'000 dollari per chi fornirà informazioni che portino all'identificazione e all'arresto del killer di Charlie Kirk.

Nelle due immagini postate appare un giovane con sneakers, jeans, maglietta nera a maniche lunghe con l'immagine della bandiera Usa su cui vola l'aquila, cappellino scuro da baseball e occhiali da sole neri. Si sospetta abbia sparato da sopra un tetto.

Dopo l’attacco, le autorità hanno fermato diverse persone, poi rilasciate in quanto non collegate ai fatti. Intanto, nelle munizioni usate dal killer erano incise espressioni riconducibili all'ideologia antifascista e transgender. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali il fucile usato per la sparatoria è stato trovato nei boschi vicino all'università Utah Valley. L'arma era avvolta in un asciugamano con un bossolo ancora in canna. Nel caricatore c'erano tre colpi non sparati, tutti con scritte incise.

A dimostrazione del peso politico di Kirk, è stato proprio il presidente Donald Trump ad annunciare pubblicamente la sua morte. Il vicepresidente JD Vance lo ha definito un «vero amico”. Anche alcuni esponenti del Partito Democratico, incluso l’ex presidente Joe Biden, hanno condannato l’attentato.

Trump ha ordinato che le bandiere alla Casa Bianca e nelle ambasciate statunitensi nel mondo venissero issate a mezz’asta. Ha inoltre dichiarato che intende assegnare postumamente a Kirk la Presidential Medal of Freedom, la massima onorificenza civile del governo USA.

Durante un discorso dallo Studio Ovale, rivolto a «tutti gli americani», Trump ha attaccato duramente la «sinistra radicale», accusandola di aver paragonato americani come Kirk a nazisti o criminali di guerra, e attribuendo a questa retorica la responsabilità del «terrorismo politico» che, secondo lui, affligge oggi il paese. Ha promesso che il suo governo individuerà e perseguirà tutti i responsabili di quest’atto e di altri episodi di violenza politica.

Nel suo intervento ha elencato vari casi di violenza politica subita da esponenti conservatori, come l’attentato in Pennsylvania dell’estate precedente, da cui lui stesso era uscito illeso. Tuttavia, non ha menzionato episodi di violenza contro politici democratici, come l’uccisione di una deputata democratica e di suo marito nello Stato del Minnesota durante l’estate.