Ipotesi cavo rotto, non è stato un sabotaggio terroristico. Morta una donna svizzera

Gli inquirenti puntano su difetti di manutenzione per spiegare l'incidente di Lisbona, costato la vita a 16 persone
LISBONA - Sebbene, nella sua conferenza stampa di giovedì, il direttore nazionale della Polizia giudiziaria portoghese non abbia voluto scartare ancora alcuna ipotesi rispetto all'incidente della funicolare di Lisbona - che mercoledì ha fatto 16 morti - il cedimento del cavo che teneva uniti i due vagoni è sempre l'ipotesi più forte, accreditata anche da immagini recenti trasmesse dai telegiornali portoghesi.
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha confermato venerdì mattina a Tio/20minuti che una cittadina svizzera ha perso la vita nell'incidente e che un'altra donna è rimasta ferita. L'Ambasciata svizzera a Lisbona rimane in contatto sia con le autorità locali che con la persona ferita e le fornisce assistenza nell'ambito della protezione consolare.
Ora che le operazioni di pulizia del luogo dell'incidente sono iniziate, le immagini mostrano alcuni operai estrarre dai binari un cavo metallico visibilmente danneggiato. Proprio nella mattinata di mercoledì, dunque poche ore prima del disastro, un'ispezione effettuata dalla società incaricata della manutenzione aveva riportato che il cavo poteva essere utilizzato per altri 263 giorni, dichiarando la vettura idonea al funzionamento.
I tecnici responsabili della manutenzione dell'ascensore Glória, ma anche i membri dell'azienda che ne assicurava il funzionamento, potrebbero essere i primi a venire interrogati dagli inquirenti. Escluso intanto il possibile movente terroristico: non ci sono segnalazioni di minacce contro il Portogallo, hanno dichiarato le autorità.
I feriti causati dall'incidente sono stati complessivamente 22, tra cui una donna svizzera. Nove sono in gravi condizioni e sei di essi sono tuttora ricoverati nei reparti di cure intense dei vari nosocomi di Lisbona.