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GUERRA A GAZA

Israele non discute nemmeno domani della proposta di cessate il fuoco

Il gabinetto di sicurezza non entrerà nel merito. Le famiglie degli ostaggi: «Pronti a sacrificarli per una guerra perpetua»
Depositphotos (palinchak)
Fonte ATS
Israele non discute nemmeno domani della proposta di cessate il fuoco
Il gabinetto di sicurezza non entrerà nel merito. Le famiglie degli ostaggi: «Pronti a sacrificarli per una guerra perpetua»

TEL AVIV - La proposta di rilascio graduale degli ostaggi e di cessate il fuoco presentata a Israele non sarà discussa durante la riunione del gabinetto di sicurezza di domani. Lo riporta Channel 12 - rilanciato dal Times of Israel - citando un funzionario a conoscenza dei dettagli.

L'accordo in questione, elaborato da Egitto e Qatar e approvato da Hamas il 18 agosto, prevede il rilascio di 10 ostaggi insieme ai corpi di 18 prigionieri uccisi in cinque tranche nell'arco di un cessate il fuoco di 60 giorni, durante i quali le parti terranno colloqui sui termini del rilascio degli ostaggi rimanenti e sulla fine definitiva della guerra.

Il governo deve ancora discutere formalmente l'accordo proposto e, nonostante sia quasi identico a un'offerta elaborata dall'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e approvata da Gerusalemme solo il mese scorso, ha segnalato di non avere alcun interesse a perseguirlo, preferendo invece portare avanti il piano per la conquista di Gaza City.

Secondo Channel 12, i vertici della Difesa israeliana si oppongono alla decisione di escludere la proposta dall'ordine del giorno della riunione di gabinetto di domani e chiedono di sapere perché il governo sia così irremovibile nel non portare nemmeno l'offerta in discussione. L'emittente cita un funzionario della sicurezza anonimo, il quale afferma che il governo ha deciso che prendere il controllo di Gaza, distruggere Hamas e raggiungere un accordo globale sulla presa degli ostaggi «è l'unica opzione». Fa notare, tuttavia, che il governo ha preso questa decisione prima che Hamas dichiarasse di accettare l'accordo di tregua graduale.

In risposta alle notizie, il forum delle famiglie degli ostaggi ha affermato che questa decisione è «un'ulteriore prova che il governo Netanyahu sta volgendo lo sguardo verso una guerra perpetua e sacrificando gli ostaggi contro la volontà del popolo".

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