Inscena la sua morte per raggiungere una donna conosciuta online, condannato
Inscena la sua morte per raggiungere una donna conosciuta online, condannato Un 45enne cittadino statunitense è stato condannato per intralcio alla Giustizia e dovrà scontare 89 giorni di carcere.
Un 45enne cittadino statunitense è stato condannato per intralcio alla Giustizia e dovrà scontare 89 giorni di carcere.
MILWAUKEE - Un cittadino statunitense che aveva inscenato la sua morte durante una trasferta in kayak, lasciando la moglie e i tre figli per raggiungere una donna conosciuta online, è stato condannato a 89 giorni di carcere da un tribunale del Wisconsin.
La vicenda risale all'agosto dell'anno scorso, quando il 45enne aveva raccontato alla moglie che si sarebbe recato sul Green Lake, a circa 160 chilometri a nord-ovest di Milwaukee. La sua scomparsa era stata inizialmente trattata come un possibile annegamento. Le autorità avevano condotto ricerche senza ottenere risultati. Gli inquirenti avevano tuttavia cominciato a sospettare una messa in scena, visto che aveva stipulato un'assicurazione sulla vita alcuni mesi prima della sua sparizione e qualcuno aveva inoltrato una richiesta per un suo nuovo passaporto.
La polizia era successivamente riuscita a scoprire che aveva intenzionalmente rovesciato il kayak, abbandonato i suoi documenti e utilizzato una zattera gonfiabile per raggiungere la riva del lago. E che aveva intrapreso un viaggio verso Toronto, Parigi e infine la Georgia per raggiungere una donna di nazionalità uzbeka conosciuta online. È stato arrestato e incriminato al suo rientro negli Stati Uniti nel novembre del 2024. La donna con cui era sposato da ventidue anni ha chiesto il divorzio alcuni mesi dopo.
Ieri il condannato ha dichiarato in aula di «essersi profondamente pentito» delle proprie azioni e del dolore causato alla famiglia. Il giudice ha deciso di condannarlo a 89 giorni di carcere, ovvero tanti quanti quelli trascorsi tra la sua scomparsa e il suo ritrovamento. «Ha ostacolato le indagini per 89 giorni», ha dichiarato il giudice, specificando che la condanna doveva fungere da deterrente a chiunque pensasse di inscenare la propria morte.
