«100mila persone al buio, dopo gli attacchi russi»


Lo dichiara il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Lo dichiara il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
KIEV - Oltre 100'000 famiglie sono rimaste senza elettricità nel nordest dell'Ucraina a seguito di attacchi russi notturni alle infrastrutture energetiche del paese, scrive sulla rete sociale X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«Quasi un centinaio di droni e attacchi mirati notturni hanno colpito le nostre regioni, mirati specificamente alle infrastrutture civili. Purtroppo, gli impianti energetici sono stati danneggiati. L'attacco ha causato interruzioni di corrente nelle regioni di Poltava, Sumy e Čhernihiv, lasciando più di centomila famiglie senza elettricità», indica.
«Sono ora in corso gli interventi di ripristino nella regione di Sumy», mentre «nella regione di Kharkiv, un drone ha colpito un liceo e a Kherson un condominio residenziale. Ci sono feriti e viene fornita tutta l'assistenza necessaria. Anche la regione di Dnipro è stata attaccata», riferisce Zelensky.
«I russi continuano la guerra e ignorano gli appelli del mondo a fermare uccisioni e distruzioni. Sono necessari nuovi passi per aumentare la pressione sulla Russia affinché fermi gli attacchi e per garantire reali garanzie di sicurezza. Stiamo lavorando con i nostri partner per esercitare tale pressione», sottolinea il capo dello stato ucraino dopo una telefonata col presidente finlandese Alexander Stubb.
Questi scrive a sua volta, sempre su X, che «lo stretto contatto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky continua (...). Il piano per un solido sostegno alla sicurezza dell'Ucraina è sulla buona strada». Stubb sottolinea poi che «l'Ucraina è pronta per la pace, la Russia sta solo prendendo tempo. Dobbiamo fare pressione sulla Russia affinché si sieda al tavolo dei negoziati. Insieme ai nostri partner, continueremo a lavorare per una pace giusta e duratura».