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COLOMBIA

Elicottero della polizia attaccato dai guerriglieri: 12 agenti morti

Non è il solo attentato accaduto nella giornata di ieri e attribuito dal presidente Gustavo Petro al gruppo delle FARC. Un'autobomba a Cali ha provocato la morte di 5 persone.
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Elicottero della polizia attaccato dai guerriglieri: 12 agenti morti
Non è il solo attentato accaduto nella giornata di ieri e attribuito dal presidente Gustavo Petro al gruppo delle FARC. Un'autobomba a Cali ha provocato la morte di 5 persone.

BOGOTÀ - La Colombia ripiomba nel baratro degli attentati alle forze di polizia. Due i fatti di sangue avvenuti nella giornata di ieri - che il presidente Gustavo Petro attribuisce ai guerriglieri dissidenti delle FARC - e che hanno provocato la morte di almeno 17 persone.

Il primo attentato - effettuato con un drone - ha preso di mira un elicottero della polizia che in quel momento stava trasportando del personale in una zona di Antioquia, nel nord del Paese, per sradicare le coltivazioni di foglie di coca, la materia prima per la produzione di cocaina.

Inizialmente era stato riferito che otto poliziotti erano stati uccisi, ma il governatore di Antioquia, Andrés Julián, ha dichiarato che altri quattro sono morti in seguito e tre sono rimasti feriti.

— Andrés Julián (@AndresJRendonC) August 21, 2025

Lo stesso governatore ha specificato che l'elicottero è stato colpito mentre sorvolava le piantagioni di coca. Nella zona opera il clan del Golfo, il più grande cartello della droga attivo nel Paese, ma sembra che la pista della guerriglia dissidente delle Forze Armate Rivoluzionarie di Colombia sia quella più accreditata: il presidente colombiano Petro ha nella serata di ieri riferito che un presunto membro del gruppo dissidente è stato arrestato proprio nella zona dell'esplosione.

L'altro episodio - che ricorda la strategia dinamitarda usata in uno dei periodi più bui della storia colombiana dal narcotrafficante Pablo Escobar - si è verificato a Cali: un'autobomba è stata fatta esplodere nei pressi di una scuola di aviazione militare, uccidendo cinque persone e ferendone oltre 30.

Le autorità colombiane - rispondendo alle domande dei giornalisti riguardo alla matrice di questo attentato e i suoi esecutori - si limitano a dire che sia i dissidenti delle FARC che il clan del Golfo operano nella regione di Antioquia.

I due fatti di sangue hanno riacceso le polemiche sulla "gestione Petro" dei conflitti interni: proprio il governatore della regione dove si sono verificati gli attentati, in un post su X ha attaccato il presidente colombiano: «Questa è la dimostrazione del fallimento della politica di "pace totale" di Petro» ha scritto.



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