Bambini, carcerati e pazienti nutriti con carne di squalo

Lo svela una inchiesta. È ricca di tossine di metalli pesanti come mercurio e arsenico, con rischi per la salute
SAN PAOLO - Gli organi federali, statali e comunali del Brasile stanno acquistando carne di squalo su larga scala servendola in migliaia di scuole, ospedali, prigioni e altre istituzioni statali del paese sudamericano. A rivelarlo un'inchiesta del sito Mongabay riportato oggi dal quotidiano brasiliano Folha de São Paulo che sottolinea come siano state tracciate negli ultimi 21 anni 1.012 gare per l'acquisto di 5.400 tonnellate di carne di squalo, valutate almeno 112 milioni di reais, pari a 17,55 milioni di euro in 542 comuni brasiliani.
Milioni di bambini sono stati dunque alimentati dal 2004 ad oggi con carne di squalo attraverso il Programma brasiliano di alimentazione scolastica (Pnae), inclusi neonati e bambini nei loro primi anni di vita in oltre 1.000 asili e scuole materne, oltre a detenuti in 92 carceri dello Stato di San Paolo, 43 mila poliziotti militari dello Stato di Rio de Janeiro e pazienti in decine di ospedali e altre istituzioni, secondo quanto mostrano i documenti pubblicati oggi sul sito della Folha de São Paulo.
La carne di squalo è ricca di tossine di metalli pesanti come mercurio e arsenico, che rappresentano rischi per la salute, soprattutto per i bambini e le altre popolazioni vulnerabili ma, poiché è venduta in Brasile con il nome generico di "cação", i brasiliani che la consumano non sanno di che tipo di pesce si tratti.
Secondo le statistiche, il gigante sudamericano, che non ne vieta la commercializzazione, è il Paese che consuma più carne di squalo al mondo e, oltre ai rischi per la salute umana, è preoccupante il fatto che il numero di squali in Brasile sia crollato a causa della pesca eccessiva.