Meloni e Macron, «forte convergenza» su molti temi, dall'economia all'Ucraina

Vogliono impegnarsi per una Europa« più sovrana, più prospera, più forte, orientata alla pace e capace di difendere i propri cittadini»
ROMA - Giorgia Meloni e Emmanuel Macron si sono incontrati oggi a Palazzo Chigi e hanno affrontato diversi temi, ravvisando una «forte convergenza» sull'agenda europea per la competitività e la prosperità, sull'impegno per un'Europa «più sovrana, più prospera, più forte, soprattutto orientata alla pace e capace di difendere i propri interessi e di proteggere i propri cittadini» e per il sostegno all'Ucraina, anche all'indomani dei colloqui di Istanbul.
I due premier si rivedranno per un bilaterale in Francia tra qualche mese, all'inizio del 2026, «anche con l'obiettivo di valutare e aggiornare il programma di lavoro che specifica gli obiettivi della cooperazione bilaterale previsti dal Trattato del Quirinale, entrato in vigore nel 2023, in numerosi ambiti settoriali, con particolare attenzione ai giovani».
Un comunicato evidenzia «forti convergenze sull'agenda europea per la competitività e la prosperità, da attuare in modo ambizioso e accelerato, sulla semplificazione normativa, sugli investimenti pubblici e privati, sull'energia e sulla piena applicazione del principio di neutralità tecnologica e, più in generale, sulle condizioni necessarie a far concorrere le imprese europee ad armi pari», riferendosi sia a settori in transizione, quali industria automobilistica e siderurgica, sia ad altri più avanzati come l'intelligenza artificiale, le fonti di energia decarbonizzate e rinnovabili, come il nucleare, e lo spazio.
Per quanto concerne la guerra in Ucraina, hanno ribadito come «il sostegno incrollabile e senza esitazioni di Francia e Italia all'Ucraina è ancora più necessario per raggiungere una soluzione equa e duratura, presupponendo al contempo un ambizioso cambiamento di scala nella difesa europea, sia in termini di investimenti che di sostegno alla base di difesa industriale e tecnologica europea». Si è parlato anche di altre questioni di sicurezza, come quelle relative al Medio Oriente e alla Libia, coordinando «le proprie posizioni in tema di relazioni transatlantiche, nonché sulla sicurezza economica e commerciale dell'Unione Europea», è scritto ancora nella nota.