Accordo vicino per la fine della guerra?

Il premier israeliano avrebbe accettato le proposte scaturite dall'incontro con l'inviato speciale Usa Steve Witkoff
GAZA - "Gli Stati Uniti e Israele sono molto vicini a raggiungere un accordo sul piano di Trump per porre fine alla guerra". Lo ha dichiarato un alto funzionario della Casa Bianca al termine dell'incontro tra il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l'inviato speciale Usa Steve Witkoff e il genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner.
È quanto riporta la testata israeliana N12, sostenendo che sarebbe risolta "la maggior parte delle questioni riguardanti la proposta di accordo sugli ostaggi".
L'alto funzionario della Casa Bianca ha osservato che, in ogni caso, affinché si raggiunga un accordo, è necessario anche il consenso di Hamas, che non è ancora arrivato ufficialmente.
All'incontro, a cui ha partecipato anche il ministro per gli Affari Strategici di Israele Ron Dermer, è stato discusso il "piano in 21 punti" per porre fine alla guerra a Gaza e restituire gli ostaggi. Durante l'incontro, sono state delineate quasi tutte le complesse questioni per Israele, ha appreso N12. Questo in preparazione dell'incontro tra Netanyahu e Trump.
Le nuove formulazioni proposte da Witkoff e Kushner sarebbero state accettate da Netanyahu e Dermer. Al centro due questioni centrali: il coinvolgimento dell'Autorità Nazionale Palestinese nelle questioni di Gaza e il disarmo di Hamas.
Il disaccordo tra Stati Uniti e Israele sarebbe sul percorso e il ritmo con cui verranno condotte le azioni. Secondo la testata israeliana ci sarebbe preoccupazione che, nella battaglia per conquistare l'attenzione di Trump, i paesi arabi siano riusciti a influenzarlo e a oscurare la richiesta israeliana di stroncare Hamas.
Si prevede che Netanyahu incontrerà i membri della sua coalizione, in particolare il ministro Bezalel Smotrich, che sta facendo pressioni sul premier. Netanyahu cercherà di calmare i suoi alleati. Non è certo che Netanyahu abbia attualmente tutte le risposte per loro, ma cercherà di dire loro di non preoccuparsi, perché la situazione è sotto controllo.