«Jet russi in Estonia? Servono per testare la reazione NATO»

Gli analisti del Think Tank americano ISW sono sicuri che le violazioni delle spazio aereo del Paese baltico avvenute ieri avessero questo fine.
MOSCA - Le incursioni russe in Polonia ed Estonia sono un tentativo di testare la preparazione della NATO nell'eventualità di un conflitto con l'Alleanza. Lo sostengono gli analisti del think tank americano ISW, dopo che ieri l'Estonia ha denunciato che tre caccia MiG-31 russi hanno violato il suo spazio aereo per oltre 10 minuti, prima di essere respinti da F-35 italiani.
Ore dopo, i caccia russi hanno sorvolato una piattaforma petrolifera polacca nel Baltico, mentre la scorsa settimana, droni russi sono stati abbattuti in Polonia.
»La Russia sta deliberatamente cercando di valutare le capacità e le reazioni della NATO a diverse incursioni aeree, nella speranza di applicare quanto appreso in possibili futuri conflitti contro l'alleanza», afferma l'ISW. «I funzionari russi hanno costantemente respinto la responsabilità dell'incursione dei droni (in Polonia) e criticato gli sforzi europei per difendersi dall'aggressione russa».
Come conseguenza di questi episodi, i funzionari europei - ricorda l'ISW - stanno discutendo la creazione di un «muro di droni» difensivo al confine orientale dell'UE.
Secondo il commissario per la difesa e lo spazio, Andrius Kubilius, il progetto includerà probabilmente un mix di sensori, sistemi di difesa e di disturbo per rilevare e neutralizzare gli UAV. Kubilius ha suggerito che l'UE potrebbe completare il muro dei droni entro un anno.







