Scappati dalla guerra. Ma in quanti, oggi, vogliono ancora tornare a casa?


Sono circa 5,7 milioni i cittadini ucraini rifugiati in altri paesi. E per molti il senso di "casa dolce casa" sembra essersi in parte eroso. Facciamo il punto.
Sono circa 5,7 milioni i cittadini ucraini rifugiati in altri paesi. E per molti il senso di "casa dolce casa" sembra essersi in parte eroso. Facciamo il punto.
KIEV - In Svizzera sono circa in 70mila; se allarghiamo lo sguardo al mondo intero, sono invece quasi 5,7 milioni i cittadini ucraini attualmente rifugiati in altri paesi (secondo le cifre dell'Unhcr, l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, al 31 luglio scorso) dopo essere fuggiti dalla propria casa in seguito alla guerra d'invasione, da parte della Russia, esplosa nel febbraio del 2022. Ma quanti desiderano, dopo tanto tempo, fare ritorno nel proprio paese quando la guerra sarà conclusa?
Le cifre, in questo senso, si sono mostrate piuttosto fluide nel corso degli anni. E di statistiche più o meno ufficiali - e che siano anche recenti - non ce ne sono. Tocca quindi muoversi in una forbice di inevitabile incertezza, tra qualche dichiarazione e previsioni non troppo datate. A inizio anno, l'allora vice premier Oleksiy Chernyshov (prima che cadesse in disgrazia, travolto da un caso di corruzione, ndr.) ha dichiarato che un terzo dei rifugiati era pronto a tornare al cessare delle ostilità e che, più in generale, il 70% degli ucraini fuggiti all'estero considerava il ritorno su un orizzonte di lungo termine, una volta consolidato il processo di pace.
Cifre che, solo in parte, trovano conferma in quelle successivamente pubblicate dal Centre For Economic Strategy, secondo il quale - sulla base dei dati raccolti fino al termine del 2024 - meno della metà dei rifugiati all'estero intende fare ritorno in Ucraina (43%). E meno di un quarto (20%) è sicuro di farlo. Insomma, non proprio l'ottimistico 70% di cui parlava il governo di Kiev. Per completare lo spettro di tutte le posizioni: circa un quarto (24%) è indeciso su un ritorno o meno; un quinto (20%) preferirebbe restare dove si trova e, infine, una minoranza (14%) che proprio non ci pensa a fare ritorno nell'ex repubblica sovietica.
A essere crollata - sempre secondo i rilevamenti del Centre For Economic Strategy - è in particolar modo la percezione nei confronti di casa; il proverbiale "casa dolce casa", letteralmente eroso dalla lontananza, mese dopo mese. Se nel dicembre del 2022, ben il 42% degli ucraini fuggiti sosteneva di preferire nettamente il proprio paese rispetto a quello in cui avevano trovato ospitalità (con una percentuale complessiva che toccava il 66% accorpando tutti quelli che, anche in modo più sfumato, facevano comunque pendere la bilancia delle preferenze verso l'Ucraina), due anni dopo quella percentuale risultava crollata al 19%.
Anche la Banca Nazionale ucraina, guardando al futuro, ha rivisto al ribasso le prospettive di rimpatrio, assestando un netto colpo di cesoie alle precedenti statistiche. Secondo l'istituto - citato da Euronews - entro il 2027 faranno ritorno in patria solamente 100mila persone e non quel mezzo milione precedentemente messo in preventivo. E al contempo, si prevede che altri 400mila lasceranno il paese.