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ISRAELE

Israele scende in piazza (e in autostrada), ma la guerra continua

Decine di migliaia di persone stanno partecipando allo sciopero generale proclamato per sollecitare la fine della guerra a Gaza e un accordo per il ritorno di tutti gli ostaggi.
Keystone
Fonte ats ans
Israele scende in piazza (e in autostrada), ma la guerra continua
Decine di migliaia di persone stanno partecipando allo sciopero generale proclamato per sollecitare la fine della guerra a Gaza e un accordo per il ritorno di tutti gli ostaggi.

TEL AVIV - Decine di migliaia di persone sono scese in strada a Tel Aviv fin dalle 6.30 del mattino (le 5.30 in Svizzera) per lo sciopero generale nazionale proclamato dal Forum delle famiglie degli ostaggi per sollecitare la fine della guerra a Gaza e un accordo per il ritorno degli ostaggi ancora nella mani di Hamas.

Ne danno notizia i media israeliani mostrando immagini di blocchi stradali sulle autostrade e sulle vie principali di accesso. Il Forum si attende la presenza di un milione di persone sulla Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv per tutta la giornata e centinaia di iniziative in tutto Israele con decine di migliaia di persone.

Per dare il via alla giornata di proteste, gli attivisti si sono posizionati agli incroci delle strade principali, hanno acceso falò nel mezzo della carreggiata e distribuiscono nastri gialli ai passanti.

Il programma della giornata prevede un punto stampa del Consiglio di ottobre dal mercato di Sarona a Tel Aviv, di fronte al quartier generale militare di Kirya. Alle 9 una speciale mostra fotografica verrà inaugurata in Piazza degli Ostaggi, aperta al pubblico per tutta la giornata fino alle 18. Il palco principale nella Piazza ospiterà anche discorsi dei familiari degli ostaggi per quasi tutta la giornata.

Gli eventi culmineranno con una manifestazione di massa davanti al quartier generale militare di Kirya in programma per le 20 (le 19 in Svizzera).

«Una giornata per salvare vite» è il titolo dato alla manifestazione da Forum delle famiglie, che contesta la decisione del governo Netanyahu di espandere l'offensiva a Gaza, anziché raggiungere un accordo per liberare i 50 ostaggi rimasti, 20 dei quali ritenuti ancora vivi. Proteste e azioni sono previste in 400 località di tutto il Paese.

Intanto la guerra continua...
Lo sciopero proclamato in Patria non ha però fermato le ostilità a Gaza. Secondo quanto riporta Al Jazeera, un raid israeliano ha infatti colpito l'ospedale Al Ahli di Gaza City, uccidendo almeno 7 persone alle prime luci dell'alba. Un ragazzo è morto, invece, nell'attacco su una tenda.

Israele intensifica la sua offensiva mentre aumentano i morti per fame (11 nelle ultime 24 ore secondo il ministero della Salute di Gaza) e aumenta la pressione per sfollare forzatamente i palestinesi nelle zone di concentramento nel sud della Striscia.

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COMMENTI
 

rosi 1 mese fa su tio
Il governo israeliano è veramente terribile. Sono gli stessi israeliani che devono farsi sentire e questo in tutto il mondo, anche in Svizzera. Un silenzio che pesa come un macigno. Troppi morti da tutte e due le parti, giovani uomini in guerra morti per cosa? Famiglie distrutte, case distrutte. Quanta rabbia, dolore, lascierà per generazioni intere questo conflitto? La guerra non è mai una soluzione.

medioman 1 mese fa su tio
Risposta a rosi
È terribile perché supportato dagli usa. 50’000 vittime (e non è finita purtroppo) contro 1’500 non è una guerra equa.
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