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Carcere per chi protesta: in Senato passa il Decreto sicurezza e in aula è bagarre

Stretta sui manifestanti che scendono in piazza attuando blocchi stradali e ferroviari: rischiano fino a 2 anni di carcere.
Foto Imago
Carcere per chi protesta: in Senato passa il Decreto sicurezza e in aula è bagarre
Stretta sui manifestanti che scendono in piazza attuando blocchi stradali e ferroviari: rischiano fino a 2 anni di carcere.

ROMA - È finita in bagarre, con i senatori dell’opposizione che come dei manifestanti si sono sdraiati a terra in aula e i commessi che a fatica evitavano la rissa fra alcuni esponenti della maggioranza e chi protestava.

Perché uno dei punti caldi del nuovo Decreto sicurezza approvato oggi nell’aula del Senato italiano, inasprisce le pene proprio a chi manifesta.

La norma, definita dalle minoranze parlamentari “norma anti-Gandhi”, prevede infatti fino a 2 anni di carcere per i manifestanti che nel protestare contro un’opera pubblica o scendendo in piazza per chiedere più soldi alla scuola o misure per il clima, dovessero bloccare il traffico stradale o quello ferroviario.

Pugno duro del legislatore anche per chi occupa le case: si rischiano dai 2 ai 7 anni di detenzione e inoltre la polizia giudiziaria potrà disporre lo sgombro immediato dell’immobile senza attendere la decisione di un giudice. 

Il decreto prende di mira anche le borseggiatrici: chi è in stato di gravidanza o ha figli sotto i 3 anni ha più probabilità di finire in carcere, visto che la nuova disposizione toglie l’obbligatorietà al giudice di rinviare la pena istituendone invece la semplice facoltà di libera scelta.

Capitolo migranti: fino a 18 anni di carcere per chi fomenta in modo grave delle rivolte nei centri di trattenimento e niente più schede SIM se non si ha il documento di identità (oggi basta avere il permesso di soggiorno). Per chi truffa gli anziani da 2 a 6 anni di carcere, mentre chi impiega minori nell’accattonaggio rischia fino a 5 anni di reclusione.

Ce n’è anche per la cannabis: ammessa solo la filiera industriale, vietata invece la coltivazione e la vendita delle infiorescenze, anche di cannabis a basso contenuto di Thc.

Sul fronte delle forze dell’ordine, il governo italiano intende stanziare per i prossimi 3 anni 20 milioni di euro per dotare di body-cam gli agenti.

La misura però non avrà carattere obbligatorio. 

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