«Israele vuole una zona cuscinetto al confine con Gaza»

Proseguono le trattative a Doha per porre fine al conflitto: gli israeliani insistono per una striscia di sicurezza sotto il loro controllo
TEL AVIV/GAZA - Israele ha presentato un piano ai mediatori di Doha che descrive in dettaglio la presenza israeliana nella Striscia di Gaza durante e dopo le varie fasi di un potenziale accordo di cessate il fuoco con gli ostaggi: lo scrive il Times of Israel citando media del Qatar, secondo cui Israele ha richiesto «una zona cuscinetto di circa un chilometro e mezzo lungo il confine di Gaza» che rimarrà sotto il controllo israeliano.
In precedenza, un'area di 300 metri era stata considerata come zona cuscinetto: sebbene non vi fosse alcuna presenza delle Idf, c'era un accordo secondo cui le truppe avrebbero sparato a coloro che fossero entrati in quel territorio.
Secondo Al-Quds Al-Arabi, un accordo è stato raggiunto sulle varie aree da cui l'Idf si ritirerà nella prima e nella seconda fase dell'intesa, osservando che il cauto ottimismo degli Stati Uniti deriva dal fatto che l'attuale formulazione vedrebbe tutti gli ostaggi e i prigionieri palestinesi rilasciati nelle prime due fasi.
Gli argomenti ancora in discussione includono invece il numero di prigionieri palestinesi da rilasciare e dove saranno rilasciati coloro che stanno scontando pene dure. Israele ha affermato di aver bisogno di sapere quanti degli ostaggi sono vivi prima di accettare una cifra.
Tuttavia, stando ai media, sono stati raggiunti accordi sulla gestione degli aiuti umanitari all'interno della Striscia.