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Un restyling per la prima foto di un buco nero

Quattro anni dopo l'immagine è stata migliorata sfruttando l'intelligenza artificiale
keystone-sda.ch
Fonte Ats Ans
Un restyling per la prima foto di un buco nero
Quattro anni dopo l'immagine è stata migliorata sfruttando l'intelligenza artificiale
PRINCETON - A quattro anni dalla prima fotografia di un buco nero arriva il restyling di quella stessa immagina fatta grazie all'Intelligenza artificiale. A rendere più ricca di dettagli e informazioni l'iconica foto del buco nero, o pi&ugrav...

PRINCETON - A quattro anni dalla prima fotografia di un buco nero arriva il restyling di quella stessa immagina fatta grazie all'Intelligenza artificiale.

A rendere più ricca di dettagli e informazioni l'iconica foto del buco nero, o più precisamente dell'anello di gas risucchiato verso l'interno, che si trova al centro della galassia M87 e ottenuta nel 2019 dall'Event Horizon Telescope (Eht) è stato un gruppo di ricerca guidato da Lia Medeiros, dell'Istituto per Studi Avanzati, a Princeton negli Stati Uniti, e pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal Letters.

Per ottenere quella iconica e quasi impossibile foto che ricorda una grande ciambella arancione il gruppo dell'Eht aveva lavorato per oltre 2 anni unendo una gran quantità di immagini in arrivo da 7 potenti telescopi sparsi sul nostro pianeta che unite insieme hanno prodotto un'unica grande foto simile a quella che avrebbe scattato un telescopio grande come tutta la Terra. Ma questa 'unione' di dati ha dovuto per forza di cose riempire, con una raffinata tecnica matematica, i vuoti presenti nello spazio tra i vari telescopi.

Ne era comunque uscita la prima incredibile immagine di un buco nero, o più precisamente della nube di gas nelle immediate vicinanze del cosiddetto orizzonte degli eventi, il 'confine' dopo il quale neanche la luce può sfuggire. Usando un potente algoritmo di intelligenza artificiale denominato Primo i ricercatori sono ora riusciti a migliorare ulteriormente quegli 'aggiustamenti' necessari a unire le tante foto e colmare i vuoti di informazione aumentando la risoluzione dell'immagine e dei dati. «Circa 4 anni dopo la prima immagine dell'orizzonte degli eventi di un buco nero - ha detto Dimitrios Psaltis, del Georgia Tech e coinvolto nello studio - abbiamo raggiunto un altro traguardo fondamentale sfruttando per la prima volta la piena risoluzione della rete di telescopi di Eht».

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COMMENTI
 

Enrico88 2 anni fa su tio
Si parla di una foto e poi non mettete a disposizione la foto da ingrandire?

Granzio 2 anni fa su tio
Potevano farlo prima con Photoshop 😂😂😂

Sebasebaseba 2 anni fa su tio
wow
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