Sarkozy è entrato in carcere



Nicolas Sarkozy entra in carcere alla Santé: primo ex presidente UE detenuto, condannato per finanziamento libico. Gli avvocati depositeranno oggi stesso una domanda di libertà condizionata.
Nicolas Sarkozy entra in carcere alla Santé: primo ex presidente UE detenuto, condannato per finanziamento libico. Gli avvocati depositeranno oggi stesso una domanda di libertà condizionata.
PARIGI - L'ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, è entrato in automobile nel carcere della Santé, passando tra una folla di sostenitori e amici, con i giornalisti, e tenuta a distanza da uno schieramento di polizia. Con lui, uno degli avvocati che lo difende, Christophe Ingrain, che ha lasciato il suo cliente per uscire dal carcere in auto e rilasciare alcune dichiarazioni ai giornalisti.
In precedenza l'ex presidente francese aveva lasciato in automobile la sua abitazione nel 16/o arrondissement di Parigi per recarsi al carcere della Santé dove sconterà una condanna a 5 anni per il caso del finanziamento libico della sua campagna elettorale 2007.
A 70 anni, è il primo ex presidente della Repubblica dell'Unione europea a essere rinchiuso in cella. In mattinata era stato accompagnato dalla moglie, Carla Bruni, insieme alla quale ha salutato un centinaio di sostenitori e amici che, su iniziativa del figlio Louis, si sono riuniti questa mattina sotto la sua abitazione per salutarlo e acclamarlo, intonando anche a più riprese la Marsigliese.
Sulla strada dalla sua abitazione al carcere parigino della Santé, Sarkozy ha postato un messaggio su X: «Questa mattina non mettono in carcere un ex presidente della Repubblica, ma un innocente». Nello stesso messaggio, Sarkozy promette di continuare a «denunciare questo scandalo giudiziario, questo calvario che subisco da oltre 10 anni».
«Stamattina - aggiunge - provo un dolore profondo per la Francia, umiliata dall'espressione di una vendetta che ha portato l'odio a un livello senza precedenti. Non ho dubbi, la verità trionferà. Ma il prezzo da pagare sarà stato enorme».
— Nicolas Sarkozy (@NicolasSarkozy) October 21, 2025
«Vogliono farmi sparire ma rinasco» - «Hanno voluto farmi sparire e questo mi fa rinascere»: parola dell'ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, secondo alcune dichiarazioni pubblicate oggi dal giornale Le Figaro.
«La mia vita è un romanzo», commenta l'ex presidente, più combattivo che mai. Sempre secondo Le Figaro, gli avvocati depositeranno oggi stesso una domanda di libertà condizionata. Il giudice e la corte d'appello saranno chiamati a rispondere entro un termine di due mesi.
Sarkozy spera di rimanere in cella il più breve tempo possibile ma sa anche che non vi sono certezze. Nella peggiore delle ipotesi, potrebbe restarci fino al momento del processo in appello, nel marzo 2026.
Secondo il giornale, Sarkozy verrà portato in una cella di 11 metri quadri, con una finestra sigillata. Potrà anche acquistare uno spazzolone per il pavimento. Sarà messo in isolamento perché il carcere non ha altri mezzi per garantire la sua sicurezza insieme agli altri detenuti.
Non avrà ovviamente diritto al telefono cellulare ma potrà disporre di una piccola tv. Visto che in cella fa freddo, avrà diritto a una sciarpa non più lunga di un metro. Potrà anche avere un coltello stondato e una forchetta. Disporrà di un fornello per cucinare e potrà acquistare del cibo da un apposito catalogo. Secondo Le Figaro, l'ex presidente è stato già avvisato che il cibo della mensa è «immangiabile». Potrà uscire un'ora al giorno, nel cortile interno del penitenziario. Tre guardie lo faranno uscire ed entrare.
Sarkozy avrà diritto a due visite a settimana, incluse quelle della moglie Carla Bruni Sarkozy e dei figli, e potrà parlare senza limiti con i suoi avvocati. Gli sono inoltre concessi tre libri (con copertina molle) a settimana.
«Mi porto il Conte di Monte Cristo in due volumi e la biografia di Gesù di Jean-Christian Petitfils», ha confidato. E intende anche scrivere un libro sulla sua esperienza in carcere.