Cerca e trova immobili
Cura della calvizie

Mindfulness e calvizie: ridurre lo stress può fermare la caduta dei capelli

HairClinic.it
Mindfulness e calvizie: ridurre lo stress può fermare la caduta dei capelli

NEWSBLOG
Rubriche argomentali a pagamento curate da aziende e inserzionisti esterni

Non è consuetudine, per noi, occuparci di rimedi contro la calvizie privi di solide basi scientifiche o non riconosciuti dalla Comunità Medica Internazionale. Tuttavia, l’interesse crescente - soprattutto tra i più giovani - verso pratiche naturali e tecniche antistress come complemento alle terapie convenzionali, merita attenzione. Questo cambiamento culturale ci invita ad ampliare lo sguardo, considerando approcci alternativi che, pur non essendo vere e proprie “cure”, possono offrire benefici reali per l’equilibrio psicofisico.

Un esempio è la mindfulness, tecnica di consapevolezza mentale sempre più studiata anche in ambito clinico per la sua efficacia nella riduzione dello stress, fattore spesso trascurato ma determinante nella caduta dei capelli.

Scopriamo insieme, con il supporto degli esperti, in cosa consiste davvero questa pratica e come potrebbe diventare un prezioso alleato contro l’alopecia da stress.

Come lo stress influisce sulla salute dei capelli

La caduta dei capelli oltre il normale ricambio quotidiano (circa 50-100 fusti al giorno) può avere molteplici cause. Tra queste, oltre ai fattori genetici, ormonali e immunitari, lo stress rappresenta un elemento spesso sottovalutato ma cruciale. Quando l’organismo è sotto pressione, aumenta la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, che può alterare il naturale ciclo di crescita della chioma.

Una conseguenza comune è il telogen effluvium, in cui molti follicoli passano prematuramente alla fase di riposo, causando una caduta diffusa. Lo stress può inoltre aggravare condizioni autoimmuni come l’alopecia areata, e contribuire a disturbi comportamentali come la tricotillomania, caratterizzata dallo strappo compulsivo dei capelli. Infine, ansia e preoccupazioni possono compromettere il microcircolo del cuoio capelluto, ostacolando il corretto apporto di nutrienti ai follicoli, che vedono quindi minata la propria forza e, di conseguenza, anche la produttività.

Comprendere questi meccanismi è essenziale per affrontare efficacemente l’alopecia da stress che trova oggi un suo valido alleato anche nella mindfulness.

Cos’è la mindfulness e come funziona?

Accanto a soluzioni come integratori specifici, cura dell’alimentazione, uso di lozioni topiche stimolanti e anticaduta, lo stress cronico che contribuisce all’alopecia può essere gestito efficacemente anche con il supporto della mindfulness. Di cosa si tratta?

Di una pratica di consapevolezza che affonda le sue radici nella tradizione buddhista, ma oggi viene utilizzata anche in ambito laico e scientifico per migliorare il benessere psicofisico. Si basa sull’idea di portare attenzione, in modo intenzionale e senza giudizio, al momento presente, osservando pensieri, emozioni e sensazioni corporee così come sono.

La mindfulness non vuole eliminare lo stress, ma insegnare a riconoscerlo e gestirlo con maggiore lucidità. Attraverso tecniche come la meditazione guidata, il respiro consapevole e attività dolci come lo yoga, stimola il sistema nervoso parasimpatico e riduce i livelli di cortisolo, con benefici su tutto l’organismo, compresa la salute dei capelli e del cuoio capelluto.

Come la mindfulness può aiutare a ridurre la caduta dei capelli

Riduce i livelli di cortisolo

Dedicare anche solo 10-15 minuti al giorno a una sessione di mindfulness può aiutare a ridurre i livelli di stress, limitando una delle cause principali di caduta dei capelli non patologica, o di aggravamento del decorso di calvizie. Abbassando i livelli di cortisolo, si favorisce infatti il ritorno a un ciclo pilifero sano.

Migliora la circolazione sanguigna

Il rilassamento profondo ottenuto con la meditazione può migliorare la circolazione sanguigna del cuoio capelluto, portando più ossigeno e nutrienti essenziali ai follicoli piliferi, così da favorirne l’attività.

Insegna a gestire le proprie azioni (ed emozioni)

La mindfulness aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie azioni ed emozioni. Questo può essere particolarmente utile per chi soffre di tricotillomania, aiutando a riconoscere e gestire l’impulso a strapparsi i capelli.

Migliora il sonno

Lo stress è spesso causa di insonnia, che a sua volta può influenzare negativamente la salute generale del corpo, inclusa quella dei capelli. La mindfulness, al contrario, aiuta a migliorare la qualità del sonno, un fattore essenziale per la rigenerazione follicolare.

Come integrare la mindfulness nelle tue giornate

La mindfulness è una pratica semplice e alla portata di tutti, che non richiede strumenti specifici, ma solo pochi minuti al giorno per iniziare a sentirne i benefici.

Puoi cominciare con la meditazione quotidiana, concentrandoti sul respiro in un ambiente tranquillo.

E proseguire con il body scan che, invece, aiuta a rilassare il corpo portando attenzione, poco alla volta, a ogni sua parte.

Anche il mindful eating è utile: mangia con calma e consapevolmente, assaporando ogni boccone.

Mentre, per gestire meglio le emozioni, prova a scrivere un diario, parlare con un terapeuta o, semplicemente, fermati a riflettere su ciò che provi e respirare consapevolmente, per liberarti da tensioni e accumuli di stress.

Infine, concediti del tempo immerso nella natura, per rigenerarti dentro e fuori.

La mindfulness, da sola, cura davvero l’alopecia da stress?

La risposta alla domanda nel titolo è “No”. Seppure sia molto utile per limitare lo stress, la mindfulness, da sola, non cura la calvizie, specialmente se questa è di tipo androgenetico, areato o, in generale, patologico.

Tuttavia, può comunque ridurre la sua progressione, agendo su fattori aggravanti come le preoccupazioni, le ansie, il nervosismo e il cattivo sonno, riducendo la portata dell’alopecia da stress e del telogen effluvium.




Questo articolo è stato realizzato da newsblog by
HairClinic Italia, non fa parte del contenuto redazionale.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE