Lieve diradamento alle tempie: meglio il Protocollo bSBS o il trapianto di capelli?


Il trapianto di capelli e la Medicina Rigenerativa (Protocollo bSBS) sono oggi tra i metodi più utilizzati per recuperare i capelli persi a causa della calvizie. Tuttavia, queste due soluzioni – pur avendo lo stesso obiettivo – sono profondamente diverse tra loro e non risultano sempre adatte in ogni fase della perdita di capelli. Un esempio tipico è quello del lieve diradamento alle tempie, uno dei segnali più precoci d’alopecia, che richiede un approccio mirato e tempestivo per evitarne il peggioramento.
Scopriamo insieme ai nostri esperti quali dei due metodi è meglio in questa fase e perché.
Cosa si intende per diradamento alle tempie
Il diradamento alle tempie è una forma localizzata di perdita di capelli, che colpisce la zona fronto-laterale del cuoio capelluto (area temporale), interessando uno o entrambi i lati della testa.
Preceduta, molto spesso, da un assottigliamento visibile dei capelli in quell’area, e da una diminuzione della densità, nonché da un arretramento dell’attaccatura dei capelli, è spesso il primo campanello d’allarme di una futura calvizie androgenetica.
Non si tratta solo di un problema estetico, ma è un segnale che i follicoli piliferi in quell’area stanno subendo un processo di miniaturizzazione, ovvero una riduzione progressiva del diametro che, se non trattata a dovere può progredire, atrofizzandoli del tutto e impedendo loro, in modo permanente, di produrre nuovi capelli.
L’alopecia temporale è più frequente negli uomini ed è dovuta principalmente all’azione del diidrotestosterone (ormone DHT), che aggredisce i follicoli sensibili fino a farli atrofizzare. Ma non risparmia neanche le donne, soprattutto in presenza di squilibri ormonali, stress e predisposizione genetica.
Lieve diradamento: perché intervenire subito è fondamentale
Il diradamento alle tempie è un processo graduale e reversibile nelle sue fasi iniziali. Al contrario, se trascurato, può evolversi in una calvizie temporale più seria, che può presto estendersi anche ad altre aree del cuoio capelluto.
È quindi fondamentale intervenire tempestivamente, quando i follicoli piliferi sono ancora attivi, anche se indeboliti, per cercare di risvegliarli e ripararli in modo naturale e duraturo, senza ricorrere a interventi invasivi e senza aspettare il diradamento completo.
Alopecia temporale: la risolvo col trapianto di capelli o con bSBS?
Sebbene Medicina Rigenerativa Capelli e trapianto di capelli siano entrambi strumenti efficaci per contrastare i diradamenti, è importante sapere che non sono intercambiabili in ogni fase della calvizie.
Trapianto di capelli e diradamento tempie
Quando il diradamento alle tempie è ancora lieve, ricorrere subito a un intervento invasivo come il trapianto (anche se eseguito con minimamente traumatiche come FUE o DHI) può non essere la scelta migliore per varie ragioni:
- Non ferma la caduta. L’autotrapianto sposta i follicoli sani, ma non risolve la causa che ha scatenato la perdita di capelli, così che quelli non trapiantati continueranno a miniaturizzarsi e a cadere, rendendo spesso necessari altri interventi in futuro.
- I suoi risultati sono temporanei. Senza un trattamento aggiuntivo, il trapianto non garantisce risultati duraturi. Se il quadro della calvizie non è stabile, la densità può comunque peggiorare nel tempo.
- Non migliora la qualità dei capelli esistenti. Questa procedura non agisce sui capelli nativi, che rimangono deboli e assottigliati.
- Può prevedere effetti collaterali e tempi di recupero – anche se si tratta di un metodo mininvasivo per il recupero dei capelli.
Il Protocollo bSBS per il diradamento lieve
In questa fase precoce, invece, possono essere più indicati approcci innovativi e non chirurgici, come il Protocollo bSBS (di Bio Stimolazione Bulbare Sinergica).
Questa Terapia Rigenerativa, sviluppata e promossa da HairClinic, interviene direttamente sul cuoio capelluto, limitando l’azione di due dei principali responsabili della calvizie androgenetica: la Prostaglandina D2 e il DHT.
Il risultato è la creazione di un ambiente stabile e rigenerativo, dove i follicoli ancora vitali – ma temporaneamente inattivi o danneggiati – possono essere riattivati in modo naturale e autologo.
Il Trattamento utilizza esclusivamente fattori di crescita derivati dal paziente stesso, in combinazione con tecnologie avanzate, senza impianti esterni né farmaci sistemici, e con benefici progressivi e duraturi nel tempo. Questo perché, al contrario del trapianto di capelli, agisce sulle cause del diradamento fermandone realmente la progressione.
Qualsiasi sia il metodo anticalvizie che si decide di adottare sul proprio diradamento tempie, una diagnosi tricologica approfondita è sempre fondamentale per stabilire le cause del fenomeno e un piano terapeutico adatto. Se noti i primi segnali di diradamento alle tempie, rivolgiti subito a uno specialista.
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