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Caduta dei capelli stagionale vs calvizie androgenetica: impariamo a distinguerle

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Caduta dei capelli stagionale vs calvizie androgenetica: impariamo a distinguerle

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La vista di capelli sul cuscino, incastrati nelle maglie di una spazzola o nello scolo di una doccia, può certamente generare ansia e preoccupazione. Difatti, sebbene sia fisiologico perdere un certo numero di capelli ogni giorno, quando la caduta diventa eccessiva e persistente, può essere il sintomo di una patologia. È quindi fondamentale conoscere la differenza tra telogen effluvium e alopecia androgenetica, per così intraprendere il percorso di trattamento più adatto, che preservi la salute e la vitalità della chioma.

Cos’è il telogen effluvium?

Il telogen effluvium, conosciuto anche come caduta dei capelli stagionale, è una situazione temporanea e reversibile, che colpisce indistintamente uomini e donne.

Il fenomeno è causato da un rapido passaggio dei follicoli dalla fase di crescita attiva-anagen a quella di riposo e caduta-telogen, dovuto a intenso stress psicofisico, conseguente la necessità di adattamento del corpo alle nuove ore di luce e temperature.

I suoi sintomi più comuni sono:

    • Caduta improvvisa e diffusa su tutto lo scalpo.
    • Capelli che cadono con il loro bulbo bianco attaccato alla radice. Indica che hanno completato il loro ciclo di vita.
    • Ricrescita spontanea nel giro di pochi mesi, una volta superato il periodo di stress per i follicoli.
    • Nessun assottigliamento dei capelli e perdita di volume. I follicoli non sono atrofici e i capelli persi tendono a ricrescere.

Cos’è l’alopecia androgenetica?

Al contrario del telogen effluvium, l’alopecia androgenetica è una forma di caduta dei capelli più seria, riconducibile a cause genetiche e ormonali (azione degli androgeni sui follicoli predisposti). Cronica e progressiva, non si risolve da sola e si manifesta con i seguenti sintomi:

    • Diradamento localizzato. Negli uomini colpisce per lo più l’area fronto-temporale e il vertice, mentre nelle donne è più uniforme, caratterizzata da un assottigliamento generalizzato.
    • I follicoli si miniaturizzano e i capelli diventano più sottili, fragili, corti, depigmentati, fino a diventare peluria quasi invisibile (vellus).
    • Decorso lento, ma continuo, senza ricrescita spontanea.
    • Familiarità genetica. Se un parente ne soffre, è più facile che ciò accada anche alla prole.

Differenza tra telogen effluvium e alopecia androgenetica: le cure

Nella maggior parte dei casi, la caduta stagionale si risolve da sola. Tuttavia, è possibile supportare la ricrescita e la salute dei capelli e del cuoio capelluto attraverso l’uso di rimedi come:

    • Alimentazione equilibrata. È bene assicurarsi di assumere tutte le vitamine, i minerali, gli amminoacidi e le proteine utili alla pelle e alla chioma per essere in piena forma. E integrare con complementi specifici là dove la dieta, da sola, non riesce ad arrivare.
    • Curare i capelli con prodotti delicati e nutrienti, che rinforzano in modo naturale radici, fusti e bulbi. Ma anche dedicarsi a massaggi regolari del cuoio capelluto, per la stimolazione del microcircolo del capo, che fa giungere ai follicoli più ossigeno e nutrienti. 

In quanto condizione progressiva, invece, l’alopecia androgenetica non è ancora curabile al 100%. Prenderla in tempo è tuttavia fondamentale, per rallentarne il decorso e il diradamento sul cuoio capelluto.

I rimedi più utilizzati sono:

    •  Farmaci anticalvizie, come Minoxidil e Finasteride.
    • Tecniche di stimolazione del cuoio capelluto, come Mesoterapia e Laser Terapia di Basso Livello (LLLT). 
    • Uno stile di vita salutare fatto di dieta sana, gestione dello stress, evitamento di abitudini dannose come alcol, fumo, pessima cura dei capelli e della pelle.
    •  Medicina Rigenerativa Capelli. È il caso di metodi come il PRP (Plasma Ricco di Piastrine) o l’ancor più innovativo ed efficace Protocollo bSBS di HairClinic, perfetto per curare a fondo tutti i casi di calvizie trattabili, compresa quella androgenetica. Grazie a tecnologie specifiche, esso inverte la miniaturizzazione follicolare, rallentando la progressione della calvizie e favorendo la ricrescita dei capelli.
    • Trapianto di capelli. Da interpretare però come ultimo metodo a cui ricorrere quando i sopra citati rimedi non hanno dato i risultati sperati sul blocco della progressione della calvizie, che è diventata sempre più estesa, avanzata, irreversibile.

Se noti una perdita di capelli sempre più significativa e inarrestabile, è fondamentale consultare un dermatologo o tricologo, poiché potrebbe non essere una semplice caduta stagionale. Solo un professionista sarà in grado di effettuare una diagnosi accurata e suggerire il percorso terapeutico più adatto a ogni caso specifico.


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