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Da Sara Sampaio a Charlize Theron, sono tanti i VIP che soffrono di tricotillomania

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Da Sara Sampaio a Charlize Theron, sono tanti i VIP che soffrono di tricotillomania

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Lo scintillio dei riflettori, le copertine patinate delle riviste, i red carpet e la ricchezza sfrenata: nulla mette al riparo anche le celebrità dalle sfide della vita, incluse quelle legate alla salute mentale.

Negli ultimi anni, complice una crescente attenzione verso il disagio psicologico, molte star hanno scelto di raccontare pubblicamente le proprie fragilità, contribuendo a rompere il silenzio su disturbi spesso poco conosciuti.

Tra questi c’è la tricotillomania, una condizione di perdita dei capelli tanto invisibile, quanto invalidante, di cui hanno parlato anche volti noti come Sara Sampaio, Charlize Theron e Arisa.

Ecco di cosa si tratta e come può essere affrontata in modo efficace.

Cos’è la tricotillomania?

La tricotillomania è un disturbo dello spettro ossessivo-compulsivo, che costringe chi ne soffre a strapparsi i capelli di continuo, da diverse parti del corpo come cuoio capelluto, sopracciglia, ciglia e barba.

Le persone che ne soffrono possono farlo in modo consapevole o inconsapevole, in risposta a stress, ansia, noia o semplicemente per una sensazione di sollievo temporaneo derivata da un bisogno inconscio di auto-regolazione emotiva.

A causare la tricotillomania sono, infatti, generalmente, traumi psicologici come lutti, abusi, bulimia, anoressia, forte ansia e stress, sicchè lo strappo dei capelli è la modalità che i pazienti hanno per comunicare il loro disagio emotivo e la mancanza di controllo sulla propria vita.

Come si manifesta il disturbo

La tricotillomania ha conseguenze sia fisiche che psicologiche.

Sul piano fisico, porta a diradamenti e alopecia, peggioramento della qualità dei capelli, dermatiti e tricodinia dovute all’infiammazione del cuoio capelluto.

Nei casi più gravi, può manifestarsi addirittura la tricofagia, ovvero l’ingestione dei capelli strappati, che rischia di provocare blocchi intestinali.

Psicologicamente, il disturbo genera vergogna, depressione e ansia sociale, spingendo spesso chi ne soffre verso l’isolamento e la mancata richiesta di aiuto.

Ecco perché il contributo di alcune star che hanno parlato apertamente della loro esperienza è stato fondamentale per sensibilizzare il pubblico e rompere il silenzio su questo disturbo. Vediamo brevemente chi sono.

Anche le VIP soffrono di tricotillomania: chi ha raccontato pubblicamente la sua storia

Una delle prime celebrità che ha voluto condividere pubblicamente la sua esperienza con la tricotillomania è stata la modella portoghese Sara Sampaio. Su Instagram, ha rivelato di soffrire del disturbo sin dall’adolescenza, strappandosi le sopracciglia fin dai 15 anni. Questo comportamento l’ha fatta sentire spesso inadeguata, ma ha deciso di affrontarlo con coraggio, cercando aiuto da specialisti.

Un’altra celebrità che ha parlato apertamente della tricotillomania è l’attrice premio Oscar Charlize Theron. In un’intervista, ha rivelato di soffrire di diversi disturbi legati all’ansia, tra cui l’impulso compulsivo di strapparsi i capelli durante i periodi di forte stress. La star ha poi spiegato di aver imparato a gestire l’ansia con la meditazione e la terapia, ma ha voluto sottolineare che la tricotillomania non è semplicemente un brutto vizio, ma un vero e proprio disturbo psicologico, per il quale non c’è motivo di vergognarsi nel chiedere aiuto.

In Italia, a rompere il silenzio sulla tricotillomania è stata Arisa. La cantante, nota per i suoi continui cambi di look, dai tagli cortissimi alle lunghe chiome, ha spesso indossato parrucche per variare il suo aspetto. Recentemente, rispondendo a dei fan che le suggerivano di far crescere i capelli, ha deciso di aprirsi e condividere la sua esperienza con la tricotillomania. “Ecco perché non li faccio mai crescere: quando ce li ho, me li stacco”, ha rivelato con sincerità in una delle sue Instagram Stories. Un gesto coraggioso che ha contribuito a dare visibilità al disturbo e a sensibilizzare chi lo vive in silenzio.

Ma le testimonianze sono moltissime altre, come anche quelle di Justin Timberlake, Megan Fox, Katy Perry, Olivia Munn, Sam Faiers e Colin Farrell.

Come curare la tricotillomania

Le storie di queste celebrità non solo sensibilizzano, ma offrono anche un messaggio di speranza: la tricotillomania può essere gestita con successo ed è possibile recuperare la bellezza della propria chioma.

Le opzioni di trattamento più utilizzate sono:

    • Terapia Cognitivo-Comportamentale.
    • Farmaci inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).
    • Partecipazione a gruppi di supporto. 
    • Mindfulness, yoga e tecniche di rilassamento.

Generalmente, la più parte dei pazienti che scelgono questi rimedi, riescono ad affrontare e superare il comportamento compulsivo con successo. Una volta ultimata la guarigione, è possibile intervenire con trattamenti specifici per la ricrescita della chioma, e portare i capelli a crescere di nuovo in modo naturale.


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