Cerca e trova immobili
Viaggi & Turismo

Lötschental riparte dalla bellezza

Intervista a Mathias Fleischmann sulla rinascita turistica dopo la frana di ghiaccio
Lötschental Marketing
Lötschental riparte dalla bellezza

NEWSBLOG
Rubriche argomentali a pagamento curate da aziende e inserzionisti esterni

Intervista a Mathias Fleischmann sulla rinascita turistica dopo la frana di ghiaccio

WILER - Il Lötschental, una delle valli più suggestive delle Alpi svizzere, ha vissuto momenti drammatici dopo la recente frana di ghiaccio che ha colpito duramente la regione. Ma dietro la crisi si sta costruendo un’opportunità. Lo dimostra il lavoro instancabile di Mathias Fleischmann, CEO della destinazione Lötschental, che da quasi quattro anni guida il marketing turistico della valle con passione e visione strategica. Lo abbiamo intervistato per fare il punto sulla situazione e scoprire come il territorio si sta preparando a una nuova stagione, tra solidarietà, resilienza e nuove prospettive.

Signor Fleischmann, dove si trovava quando è avvenuto il disastro?

«Ero con la famiglia in Australia in vacanza, un viaggio programmato da tempo. Quando al penultimo giorno ho ricevuto la notizia della frana, ho provato un misto di impotenza e urgenza. Ma paradossalmente, quella distanza mi ha permesso di elaborare più lucidamente ciò che stava accadendo. Sono rientrato con la mente più libera, pronto ad affrontare la situazione con chiarezza e determinazione.»

Com’è stata la reazione del team e come vi siete riorganizzati?

«Attualmente lavorano con noi circa 30 collaboratori in estate e oltre 100 in inverno. Il team ha reagito con straordinario senso di responsabilità e spirito di adattamento. La priorità è stata garantire la sicurezza degli ospiti e dei residenti, ma anche dare subito un segnale: il Lötschental è vivo e pronto ad accogliere. Il turismo è una delle principali fonti di lavoro e reddito per l’intera regione, e non possiamo permetterci di restare fermi.»

La frana ha avuto conseguenze importanti sull’accoglienza turistica. Qual è oggi la situazione?

«Alcune strutture ricettive sono purtroppo inagibili, e questo ha causato un crollo dei pernottamenti tra il 30% e il 50%, a seconda delle località. Due campeggi non sono attualmente raggiungibili. È un duro colpo, soprattutto per le famiglie e gli operatori locali. Ma non siamo soli: abbiamo ricevuto una grande ondata di solidarietà, dai clienti di lunga data agli svizzeri in generale. Questo ci dà forza e ci motiva a ripartire con più slancio.»

Come state affrontando la ricostruzione e il rilancio dell’offerta turistica?

«Stiamo lavorando intensamente a un masterplan ambizioso. L’obiettivo è costruire nuovi alberghi, risanare quelli ancora agibili e, se necessario, realizzare anche soluzioni provvisorie come hotel temporanei. Vogliamo trasformare questa crisi in un’opportunità di modernizzazione e valorizzazione. La zona, va detto chiaramente, è agibile e straordinariamente bella. Il sistema dei sentieri è aperto per la maggior parte, i ristoranti sono operativi, e gli appartamenti turistici nella zona della Lauchernalp sono disponibili.»

Ci sono delle novità per la stagione estiva?

«Assolutamente sì. Abbiamo lanciato nuovi bike trails, perfetti per esplorare la valle in sella, e abbiamo introdotto due nuovi collegamenti con bus per raggiungere due alpeggi, pensati per i camminatori che desiderano esplorare la valle senza eccedere con la fatica. È una soluzione perfetta anche per famiglie con bambini o persone meno allenate. Il panorama del Lötschental, con le sue vette maestose e i pascoli alpini, resta intatto e offre momenti di pura bellezza.»

In che modo i visitatori possono sostenere concretamente la valle?

«Venendo qui. La presenza dei turisti è oggi più importante che mai. Ogni visita, ogni pernottamento, ogni pranzo in un ristorante locale rappresenta un gesto di solidarietà concreta verso il nostro settore e la nostra gente. Non chiediamo carità, ma vogliamo offrire esperienze autentiche, in un contesto naturale che resta tra i più belli della Svizzera. E possiamo garantire sicurezza, tranquillità e accoglienza.»

Il Lötschental resta dunque una meta adatta anche alle famiglie?

«Senz’altro. È una valle ideale per chi viaggia con bambini: sentieri facili, attività nella natura, accoglienza calorosa. I bambini possono esplorare i boschi, osservare gli animali alpini, giocare all’aria aperta in un contesto sicuro e rilassante. Anche in un momento difficile come questo, riusciamo a offrire esperienze significative e memorabili.»

Qual è il suo messaggio per chi sta decidendo dove trascorrere le vacanze?

«Invito tutti a considerare il Lötschental non solo per la sua bellezza, ma anche come gesto di vicinanza a una comunità che sta lottando con dignità per rialzarsi. Venite a camminare nei nostri sentieri, a gustare la cucina locale, a scoprire una valle che ha tanto da offrire, anche oggi. Il nostro spirito non si è spezzato, e ogni visitatore che arriva ci aiuta a costruire il futuro.»

Nonostante la frana, la valle del Lötschental continua a brillare di una bellezza austera e sincera. Una valle che si reinventa senza perdere la propria identità, che guarda avanti con coraggio e spirito di comunità. Oggi più che mai, visitarla è un gesto di solidarietà. E un’occasione per vivere un’estate autentica, tra natura, storia e umanità.

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE