Bitcoin e fede: l’originale prospettiva di Jimmy Song


Lo sviluppatore e autore americano, tra gli speaker più attesi anche per l’edizione 2025 del Plan ₿ Forum di Lugano, ha spiegato perché considera l’invenzione di Satoshi Nakamoto una "moneta biblica".
Lo sviluppatore e autore americano, tra gli speaker più attesi anche per l’edizione 2025 del Plan ₿ Forum di Lugano, ha spiegato perché considera l’invenzione di Satoshi Nakamoto una "moneta biblica".
Il Lugano's Plan ₿ Podcast, come sanno bene gli appassionati che seguono tutte le puntate dell'iniziativa, anche nella sua seconda stagione ha prodotto contenuti molto interessanti, grazie agli interventi di molte personalità di spicco del panorama Bitcoin mondiale. Tra gli episodi più significativi, merita un approfondimento quello di cui è stato protagonista Jimmy Song, sviluppatore di lungo corso e tra i volti più autorevoli dell’universo scaturito a seguito dell’invenzione di Satoshi Nakamoto. Lo statunitense, tra l’altro, dopo aver partecipato a tutte le precedenti edizioni e il dopo il successo del suo intervento "The Virtues and Vices of Bitcoin" dello scorso ottobre - sarà tra i protagonisti anche quest'anno del Plan ₿ Forum, la cui quarta edizione si terrà, come sempre, presso il complesso del Palazzo dei Congressi di Lugano. Autore di diversi libri, tra cui "Programming Bitcoin", "Thank God for Bitcoin" e il recente "Fiat Ruins Everything", nel corso del podcast ha snocciolato una prospettiva singolare sul rapporto tra BTC e la fede cristiana, dando vita ad un “percorso narrativo” che ha toccato svariati temi: dalla teologia monetaria alle critiche di settarismo spesso rivolte alla comunità Bitcoin.
Bitcoin come legge naturale
L'intervista si è quindi aperta con una riflessione sulla natura di Bitcoin in relazione ai principi morali universali. «Non è che Bitcoin appartenga necessariamente alla teologia specifica di qualcuno. È, molto più semplicemente, il modo giusto di fare le cose. Lo paragono, piuttosto, alla legge naturale» ha evidenziato Song. Secondo lo sviluppatore texano, il sistema monetario attuale rappresenta infatti una violazione di questi principi fondamentali: «Se si ragiona in termini di legge naturale, di ciò che è giusto e di ciò che non lo è, l'attuale sistema monetario è chiaramente sbagliato. Presenta molti aspetti negativi. Include furti, molti controlli artificiali, sistemi di permessi e cose simili, che sono completamente in contrasto con la legge naturale». La prospettiva di Song, in breve, pone evidenza sul fatto che Bitcoin, oltre ad essere una tecnologia o, per alcuni, un investimento, rappresenta un ritorno a principi etici fondamentali che sono stati, a suo giudizio, distorti dal sistema finanziario moderno.
La critica al modello fiat
Una delle argomentazioni più articolate di Song, così, riguarda quello che definisce il capovolgimento dell'ordine naturale operato dal sistema monetario fiat. Più nel merito, il concetto centrale è quello del "seminare e raccogliere" - sowing and reaping - che considera un principio biblico fondamentale. «È il processo naturale. Pianti un seme, poi questo cresce e puoi raccogliere i frutti. È l'ordine naturale delle cose e, da una prospettiva cristiana e biblica, è un principio citato continuamente. Prima semini, poi raccogli. Ma il denaro fiat ribalta completamente questo ordine», ha spiegato Song durante l'intervista. Il sistema basato sul debito, infatti, secondo la sua analisi permette di «raccogliere prima e ripagare successivamente nel tempo», creando una dinamica che considera fondamentalmente sbagliata e "disumanizzante". Questo approccio, sostiene il protagonista della puntata, impedisce alle persone di comprendere il valore del lavoro e del risparmio, producendo una mentalità di gratificazione immediata con conseguenze negative sia individuali che sociali. In una parte significativa del podcast, poi, ha affrontato le critiche spesso rivolte alla comunità Bitcoin di comportarsi come una setta o un culto. Song ha ribaltato questa prospettiva attraverso alcune provocazioni interessanti, sottolineando come quello che viene percepito come fanatismo sia, in realtà, una forma di speranza. Durante la pandemia, ha sottolineato, «gli unici che se la passavano bene erano i bitcoiner», mentre i suoi conoscenti non coinvolti in questo mondo erano «profondamente depressi e nel baratro della disperazione».
Scienza e fede: una falsa dicotomia
L'intervista, inoltre, ha sviluppato ulteriormente l’intreccio tra fede e progresso tecnologico, una “alchimia” particolarmente interessante, considerata la formazione tecnica di Song. «Nel corso della storia, queste due dimensioni sono sempre state in grado di coesistere. Prendiamo Isaac Newton: era profondamente religioso e non vedeva alcun conflitto tra spiritualità e scienza», ha sottolineato il protagonista della puntata, attribuendo, poi, la presunta separazione tra scienza e religione ad una precisa fase della storia: «I sostenitori dell'Illuminismo, negando in qualche modo Dio, hanno tentato di appropriarsi della scienza, benché storicamente le cose non stessero così. Chi ha dato i maggiori contributi alla scienza era spesso, invece, molto religioso».
Come spesso accade, insomma, l’approccio di Song è caratterizzato da una voce distintiva nel suo panorama di riferimento: un ecosistema in cui spesso prevalgono narrative marcatamente tecnologiche o economiche. La sua capacità peculiare, attraverso cui invece riesce ad integrare principi morali e religiosi con l'analisi del sistema monetario, offre una visione che, nel suo complesso, va oltre l'aspetto speculativo o puramente tecnologico. «Quando considero Bitcoin e ne parlo da una prospettiva cristiana, sottolineo soprattutto il fatto che sia denaro giusto e onesto, in contrapposizione ad altre forme inique e disoneste», ha rimarcato, evidenziando, proprio sul finire della puntata del podcast, come il suo approccio si fondi su valutazioni morali piuttosto che su interessi finanziari.
L'appuntamento per ascoltare nuovamente Song dal vivo, insieme ad altri imprenditori, esperti e speaker di fama mondiale è fissato per il 24 e 25 ottobre 2025, quando il texano tornerà sul palco del Plan ₿ Forum per la quarta, attesissima edizione dell’iniziativa.
I biglietti per partecipare alla conferenza Bitcoin più importante in Europa sono attualmente in vendita al prezzo di 199 CHF. Per chi volesse, intanto, approfondire dinamiche e temi rilevanti dei settori della finanza e delle tecnologie decentralizzata, tutti gli episodi del Lugano's Plan ₿ Podcast sono disponibili gratuitamente sul canale YouTube ufficiale dell’iniziativa.