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Bitcoin oltre le controversie sull’identità: parla Peter Todd

Lo sviluppatore canadese, tra gli speaker confermati per l'edizione 2025 del Plan ₿ Forum, ha raccontato il suo percorso e i motivi per i quali considera le valute digitali uno strumento di libertà politica
Peter Todd
Bitcoin oltre le controversie sull’identità: parla Peter Todd

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Lo sviluppatore canadese, tra gli speaker confermati per l'edizione 2025 del Plan ₿ Forum, ha raccontato il suo percorso e i motivi per i quali considera le valute digitali uno strumento di libertà politica

Il Lugano's Plan ₿ Podcast prosegue con nuove puntate disponibili gratuitamente sul canale Youtube dell’iniziativa: uno spazio in cui si respira innovazione ad ogni video pubblicato. Anche la seconda stagione è un continuo “viavai” di personalità tra le più note e influenti dell’ecosistema Bitcoin mondiale, tra le quali ha trovato spazio anche Peter Todd: sviluppatore canadese e figura di riferimento nel settore, che è stato protagonista della puntata intitolata "Just Another Bitcoin Kid". Todd, tra l’altro, sarà tra gli speaker della quarta edizione del Plan ₿ Forum (24-25 ottobre 2025, Palazzo dei Congressi di Lugano), dopo aver partecipato alla prima e alla terza edizione dell’evento. Il 40enne è noto soprattutto per i suoi contributi fondamentali al protocollo Bitcoin, inclusi il Replace-by-Fee (RBF) e il progetto OpenTimestamps, e la sua intervista al podcast è arrivata dopo la controversa indicazione del documentario HBO "Money Electric", che aveva segnalato la sua come la probabile identità di Satoshi Nakamoto, il misterioso inventore di Bitcoin. Ipotesi che Todd, manco a dirlo, ha categoricamente respinto.

I valori prima della tecnologia

L'intervista rilasciata al podcast si è aperta con una riflessione sui motivi che lo hanno portato a dedicarsi completamente a questo mondo. «Avevo 29 anni quando ho lasciato il mio lavoro precedente per dedicarmici a tempo pieno», ha raccontato. «A essere onesto, per quanto Bitcoin fosse interessante, prima ero impiegato in una startup di gradiometria gravitazionale, un tipo di tecnologia col potenziale per rivoluzionare la ricerca mineraria». Quando gli è stato chiesto se entrare in contatto con Bitcoin in giovane età abbia plasmato la sua visione del mondo, Todd ha fornito una risposta che ribalta, in qualche modo, la prospettiva comune: «Penso sia stato il contrario: sono stati i miei valori a portarmi a diventare un bitcoiner». Secondo il canadese, Bitcoin rappresenta uno strumento trasversale che va oltre le divisioni politiche tradizionali: «Le persone lo abbracciano per motivi diversi, proprio perché differenti sono le ragioni della sua possibile utilità. Guardando attraverso l’intero spettro politico, troviamo persone che necessitano di libertà. E, per la maggior parte delle correnti partitiche, vale una regola: se non riesci a compiere transazioni, non puoi realizzare i tuoi obiettivi».

Bitcoin come strumento di partecipazione politica

Una delle riflessioni più incisive di Todd riguarda il ruolo di Bitcoin nei processi democratici. «Ogni volta che partecipi a una manifestazione di protesta, dovresti chiederti chi ha finanziato per la creazione di tutti quei cartelli. E gli autobus che hanno portato i manifestanti? Indipendentemente, quindi, dalle diverse idee politiche, a meno che non si aspiri a un regime totalitario, servono strumenti come Bitcoin per partecipare in modo sicuro al processo democratico». Questa visione dell’invenzione di Satoshi Nakamoto come infrastruttura fortemente “aperta” emerge, in modo lampante, dall'esperienza che Todd ha maturato osservando i conflitti internazionali. Il caso dell'Ucraina, in tal senso, rappresenta un esempio paradigmatico: «Praticamente, ogni organizzazione militare ucraina e ogni ente umanitario che raccoglie fondi - e stiamo parlando di quasi tutte le unità operative in prima linea - accetta donazioni in BTC, e lo fa per un motivo semplice: nessuno può impedirlo». Todd, a seguire, ha evidenziato come i limiti del sistema finanziario tradizionale rendano Bitcoin non solo utile, ma addirittura necessario in molte circostanze. «Se utilizzano PayPal, i loro account finiscono immancabilmente bloccati. Eppure inviare denaro in Ucraina tramite questo sistema di pagamento è legale, come anche versare liberalità per l'acquisto di armi. Ma, per qualche inspiegabile motivo, PayPal continua a bloccare le organizzazioni che provano a fare queste transazioni» La questione, però, va oltre il semplice inconveniente tecnico: «Bitcoin garantisce libertà dalle interferenze arbitrarie, mentre PayPal, pur operando in piena legalità, ostacola arbitrariamente la capacità di inviare e ricevere pagamenti». Secondo lo sviluppatore, questo aspetto evidenzia un difetto sistemico del mondo fiat: «Quando una banca ti chiude il conto, nella maggior parte dei paesi rimani senza tutele. Non puoi chiedere risarcimenti, non puoi ricorrere alle vie legali. Ti chiudono il conto e basta. E spesso trattengono i tuoi fondi senza mai restituirli».

La questione Satoshi Nakamoto e la natura di Bitcoin

Riguardo alle recenti speculazioni che indicano la sua quale reale identità di Satoshi Nakamoto, Todd ha offerto una spiegazione pragmatica - per non dire provocatoria - sulla questione: «Credo che Cullen Hoback, il ragazzo autore del documentario, partisse con l'idea di raccontare Bitcoin. Strada facendo, però, probabilmente si è reso conto di non avere abbastanza contenuti per farlo funzionare in TV». Sul finire dell’episodio del podcast, lo sviluppatore canadese ha anche offerto una visione interessante rispetto a un tema molto dibattuto in questo settore: la complessità percepita di Bitcoin. La verità è che non è così difficile. La sua caratteristica straordinaria, il suo “cuore”, non risiede infatti nella complessità o nell'essere un capolavoro di ingegneria. È un'idea incredibilmente semplice, che si può spiegare in pochi minuti».

L'eredità di un anonimo

In conclusione, è arrivata anche una riflessione sull'importanza dell'anonimato di Satoshi Nakamoto: «La cosa più straordinaria di Bitcoin come valuta digitale, specialmente al momento in cui è stato creato, era proprio che chi fosse Satoshi non importava. È un sistema effettivamente decentralizzato e il creatore non ha alcun ruolo nel processo. Tu scegli di eseguire o non eseguire il software. Chi lo ha creato è solo una nota storica». Insomma, nelle sue ultime parole c’è tutto il nucleo della filosofia che sottende Bitcoin: un sistema la cui legittimità deriva non dall'autorità di chi lo ha generato, ma dal consenso distribuito dei partecipanti.

L'appuntamento per ascoltare nuovamente Todd dal vivo è fissato, dunque, per il 24 e 25 ottobre prossimi, quando tornerà sul palco del Plan ₿ Forum per l’edizione 2025, la quarta, della conferenza di settore più importante in Europa.


Questo articolo è stato realizzato da Lugano's Plan ₿, non fa parte del contenuto redazionale.
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