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Cura della calvizie

PRP ed effetto "boomerang infiammatorio": i rischi della tecnica che nessuno racconta

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PRP ed effetto "boomerang infiammatorio": i rischi della tecnica che nessuno racconta

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Il PRP per capelli – ovvero Plasma Ricco di Piastrine – per anni è stato considerato un trattamento d’avanguardia nella lotta contro la calvizie. Tuttavia, alla luce delle più recenti scoperte nel campo della Medicina Rigenerativa, questo approccio mostra oggi numerosi limiti, tra cui il cosiddetto “effetto boomerang infiammatorio”, una reazione che può addirittura peggiorare la situazione del cuoio capelluto.

Sempre più esperti riconoscono, quindi, che il PRP non rappresenta più la soluzione migliore per chi soffre di diradamento o di alopecia. Al contrario, terapie evolute come il Protocollo bSBS di HairClinic, offrono risultati più efficaci, duraturi e sicuri.

Metodo PRP, quali sono i limiti e perchè bSBS è migliore.

PRP per capelli: perché oggi non è più il migliore rimedio anticalvizie

Per anni, il PRP capelli ha rappresentato un punto di partenza significativo nella lotta contro la calvizie. Oggi, però, è considerato un’opzione terapeutica obsoleta. Il motivo principale risiede nella sua natura limitata e poco selettiva, quasi fine a se stessa.

Nonostante ciò, molti pazienti si sottopongono ancora a cicli di PRP, credendo che possa curare efficacemente la calvizie e migliorare i risultati del trapianto di capelli. Tuttavia, a confronto con il più avanzato Protocollo bSBS, questa convinzione si rivela lontana dalla realtà. Il Plasma Ricco di Piastrine si dimostra meno efficace sia nella cura della calvizie che nel potenziamento dei risultati del trapianto. Vediamo perché.

Come funziona il PRP per capelli e perché è limitato

Il trattamento PRP prevede il prelievo di una piccola quantità di sangue dal paziente (circa 60 ml), che viene poi centrifugato per isolare il plasma ricco di piastrine. Questo concentrato, con elevate capacità rigenerative, viene quindi reiniettato nel cuoio capelluto per stimolare i follicoli piliferi, favorendo la riparazione e la ricrescita dei capelli.

Nonostante sia un metodo naturale, sicuro e mininvasivo, il PRP per capelli presenta dei limiti significativi:

    • Concentrazione limitata. La quantità di liquido rigenerativo ottenibile dal sangue è ridotta e contiene sia piastrine giovani (altamente rigenerative) che vecchie (meno efficaci) e globuli rossi. Questa mescolanza può vanificare i risultati della procedura, depotenziandone gli effetti benefici.
    • Contaminazione manuale. Durante la separazione del sangue centrifugato, l’estrazione manuale del PRP da parte del medico, può contaminarlo con cellule pro-infiammatorie, riducendone la capacità rigenerativa. È da qui che parte l’“effetto boomerang infiammatorio”.
    • Danni da iniezioni ripetute. Eseguire troppe sedute di PRP per ottenere risultati, può causare fibrosi del cuoio capelluto e danni irreparabili ai follicoli, compromettendo anche l’elasticità della cute e la salute intera del parco follicolare.
    • Efficacia selettiva. Il PRP è efficace solo su follicoli ancora irrorati dai vasi sanguigni, quindi non completamente atrofici. Questo è però un limite che neppure la Medicina Rigenerativa Capelli ha ancora superato, valido anche per il Protocollo bSBS.

PRP: l’effetto boomerang infiammatorio è una conseguenza di cui nessuno parla

Il potenziale “effetto boomerang” del PRP è da ricondurre alla possibile presenza di cellule leucocitarie nel concentrato contaminato. Esse hanno sul cuoio capelluto e sui follicoli, un’azione pro-infiammatoria che può contrastare gli effetti rigenerativi desiderati, persino peggiorando e accelerando la caduta dei capelli, anziché prevenirla.

Ciò può spiegare perché molti pazienti, dopo un iniziale e apparente miglioramento, osservano una ripresa della calvizie, spesso più rapida rispetto al decorso pre-trattamento. Si viene quindi a creare un vero paradosso rigenerativo, dove un trattamento pensato per aiutare i capelli finisce per danneggiarli nel lungo periodo.

Il PRP può, quindi, offrire uno stimolo alla rigenerazione follicolare, ma non è in grado di curare la calvizie e arrestarne realmente l’evoluzione. Sebbene sia stato un pioniere della Medicina Rigenerativa Capelli (l’antenato del Protocollo bSBS), il metodo è oggi considerato una tecnologia obsoleta. La sola stimolazione piastrinica non è, infatti, sufficiente per affrontare la complessità della calvizie. Ma a questo ci pensa bSBS capelli.

Il presente e il futuro della cura calvizie è bSBS con hCRP Sonicato

Per superare i limiti del PRP, la Medicina Rigenerativa ha introdotto nuove tecnologie come hCRP Sonicato. Questo macchinario innovativo, completamente automatizzato, lavora in circuito chiuso per selezionare esclusivamente le cellule rigenerative giovani. Il risultato? Un concentrato di fattori piastrinici più puro, più potente e più sicuro, tanto che una sola seduta di hCRP Sonicato (utilizzato nella Fase 2 del Protocollo) equivale a 36 microprovette di PRP per capelli.

Da cosa derivano i suoi benefici:

    • Circuito chiuso. Il concentrato delle micro provette non è in alcun modo aperto, esposto all’aria e toccato dall’operatore, per trasferirlo alla siringa per l’iniezione. In questo modo rimane completamente intatto, pronto per essere inoculato direttamente sottocute in modo calibrato.
    • Triplo chip ottico. Inoltre, la tecnologia utilizza un triplo chip ottico che seleziona dal PRP solo cellule ad altissima capacità rigenerativa e riparativa, rendendo bSBS più efficace.
    • Non traumatico per i follicoli. Bisogna poi considerare che la separazione cellulare di Sonicato avviene con il minimo traumatismo possibile, mantenendo ancora una volta cellule in piena vitalità e capacità riparativa. E così anche l’iniezione sottocute. Mentre nel PRP vengono utilizzati aghi da mesoterapia, che causano un forte traumatismo ai follicoli, hCRP Sonicato utilizza un ago micro-calibrato, che non danneggia i bulbi durante le infiltrazioni.

Ma ciò che rende realmente efficace questa tecnologia è la sua integrazione in un Protocollo Multidisciplinare e Inclusivo (bSBS), che unisce hCRP Sonicato ad altre tecnologie molto diverse tra loro, per interpretare e trattare la calvizie a 360 gradi. Un obiettivo che il PRP, sostanzialmente fine a se stesso, non riuscirà mai a raggiungere.


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