Sulle orme di Stockalper, tra commercio ed escursioni


Tra storia, sapori e sentieri alpini, alla scoperta della città che fu crocevia del commercio e visione di un uomo straordinario (secona parte)
Tra storia, sapori e sentieri alpini, alla scoperta della città che fu crocevia del commercio e visione di un uomo straordinario (secona parte)
BRIGA - Nel XVII secolo, il mercante vallesano Kaspar Stockalper trasformò un antico sentiero alpino in una delle prime grandi vie commerciali tra nord e sud delle Alpi. La Via Stockalper, che collega Briga a Domodossola passando per il Passo del Sempione, è oggi uno dei percorsi escursionistici culturali più affascinanti dell’arco alpino. Camminare lungo questo itinerario significa immergersi in una storia di visione, commercio e conquista alpina.
Sebbene il valico fosse già utilizzato in epoca preistorica, la selvaggia Gola di Gondo ne rese difficile l’attraversamento per secoli. Nemmeno gli ingegneri romani vi osarono costruire una strada. Fu proprio Stockalper, con le sue intuizioni visionarie, a rilanciarne l’importanza: lungo queste mulattiere transitavano sale, sete e spezie, alimentando la sua fortuna e lasciando un'impronta indelebile nella storia del Vallese. Fu lui a trasformare una via dimenticata in un crocevia europeo.
Dopo la sua caduta in disgrazia, la via cadde in disuso fino a quando, nel XIX secolo, Napoleone ne promosse la modernizzazione costruendo la prima strada carrozzabile delle Alpi occidentali. A questa seguirono il traforo ferroviario del Sempione (1906) e la strada attuale, transitabile tutto l’anno salvo interruzioni invernali. Ogni epoca ha lasciato un segno sul Sempione, rendendolo un ponte tra i secoli.
Oggi il Passo del Sempione (2.005 m) è facilmente raggiungibile da Briga grazie a un efficiente servizio di AutoPostale. Dalla sommità si apre un panorama spettacolare sulle Alpi Bernesi, con cime come il Bietschhorn, il Fletschhorn e il Weissmies. Qui si erge anche l’imponente aquila di pietra, alta otto metri, costruita durante la Seconda Guerra Mondiale come simbolo di vigilanza e difesa. Il passo è oggi un punto d’incontro tra paesaggio, memoria e identità alpina.
Dal passo parte uno dei tratti più suggestivi della Via Stockalper. Dopo una breve sosta presso un laghetto alpino, il sentiero scende verso Sempione Villaggio, un pittoresco borgo di impronta italo-svizzera con tetti in pietra e un’atmosfera senza tempo. Ogni passo è un dialogo tra natura e architettura, tra silenzio e storia.
Qui merita una sosta la storica Bäckerei Arnold, una panetteria a conduzione familiare che da oltre cinque generazioni produce il celebre pane di segale (Roggenbrot) con lievito madre. Con più di 30 tonnellate all’anno e clienti in tutta Europa, è una tappa imperdibile per chi cerca autenticità. Fermarsi per un caffè e una fetta di torta è un piccolo lusso dopo la camminata. Un profumo di pane che racconta secoli di tradizione alpina.
Per gli escursionisti più esperti, il percorso prosegue fino a Gondo, seguendo l’antico tracciato tra boschi di larici, alpeggi e impressionanti gole rocciose. L’intera tratta da Briga a Gondo è lunga circa 35 chilometri, suddivisibile in tre tappe, con pernottamenti al passo e a Sempione Villaggio. Lungo il cammino si possono visitare due piccoli musei locali ospitati in edifici storici della Gola di Gondo. Un viaggio lento che svela la profondità del paesaggio alpino.
Camminare lungo la Via Stockalper significa seguire le orme di un pioniere, attraversando paesaggi intatti e carichi di storia. È più di un’escursione: è un viaggio nel tempo, tra commercio, geopolitica alpina e cultura montana. Questa via non collega solo luoghi: unisce epoche, popoli e visioni.
Il precedente articolo di questo reportage è stato pubblicato lo scorso 1. agosto 2025.
La prossima volta vi parlerò più in dettaglio della Via Stockalper! Seguitemi!
Testo a cura di Riccardo Rossetti
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