Cerca e trova immobili
Valute e Frontiere

Accordo fiscale tra Svizzera e Italia: frontalieri in calo, dimoranti in aumento

CambiaValute.ch
Accordo fiscale tra Svizzera e Italia: frontalieri in calo, dimoranti in aumento

NEWSBLOG
Rubriche argomentali a pagamento curate da aziende e inserzionisti esterni

A un anno e mezzo circa dall’entrata in vigore del nuovo accordo fiscale sui frontalieri tra Italia e Svizzera, i dati mostrano un cambiamento significativo nei flussi di lavoratori: diminuiscono i frontalieri, aumentano i dimoranti. Una trasformazione che sembra collegata direttamente all’inasprimento del carico fiscale per chi ha scelto di fare il pendolare varcando il confine per lavorare nella Confederazione Elvetica.

Dallo scorso anno, i cosiddetti “nuovi frontalieri” – ossia coloro entrati nel mercato del lavoro svizzero dopo il 17 luglio 2023 – sono soggetti a tassazione anche in Italia, oltre a quella già prevista in Svizzera, con una franchigia di 10mila euro. Un meccanismo che ha introdotto un aggravio economico sensibile, che penalizza soprattutto i redditi medio-alti, con differenze annue che possono anche superare i 20 mila franchi rispetto ai vecchi frontalieri.

Nel frattempo, mentre il numero di permessi G (frontalieri) è sceso da un picco di oltre 80mila unità nel terzo trimestre del 2023 a circa 78.400 nel 2025, quello dei lavoratori con permesso B (dimoranti) è aumentato, arrivando a quota 18mila: oltre 1.500 in più nel giro di un anno. Una tendenza che suggerisce come sempre più italiani scelgano di trasferirsi stabilmente nei cantoni confinanti (a cominciare dal Ticino), pur di evitare la doppia imposizione.

Questo fenomeno si riflette anche sul mercato immobiliare: nel Mendrisiotto si è registrato un aumento del numero di alloggi affittati, in precedenza a lungo rimasti vuoti. A Chiasso, per esempio, come riportato dal Corriere del Ticino, il numero di residenti con permesso B è salito da 1.216 a 1.378 in un solo anno, contribuendo anche a rallentare la perdita demografica della cittadina di confine.

Se da un lato quindi l’accordo fiscale ha reso meno attrattivo il frontalierato, dall’altro il mercato del lavoro ticinese continua a crescere. I posti di lavoro sono aumentati di circa 3mila unità in un anno, ma il numero dei frontalieri cala. In passato, a un simile sviluppo occupazionale corrispondeva un aumento dei lavoratori frontalieri. Oggi, la dinamica è invertita.

Dal punto di vista economico, infatti, il nuovo regime fiscale ha ridotto in modo rilevante il netto mensile dei lavoratori italiani in Svizzera. Nel dettaglio, simulazioni realizzate dal sindacato OCST evidenziano, a parità di condizioni familiari e residenza a Como, differenze nette tra vecchi e nuovi frontalieri: un cameriere oggi guadagna circa 460 franchi al mese in meno, un impiegato nel terziario oltre 1.100, un medico anche più di 1.700. Una penalizzazione che cresce perciò con l’aumentare dello stipendio.

Tuttavia, rispetto agli stipendi italiani, la Svizzera resta ancora competitiva: anche con le nuove imposte, un lavoratore guadagna spesso il doppio rispetto a quanto riceverebbe in Italia. Il divario retributivo resta quindi tale da mantenere attrattivo l’impiego in territorio elvetico, pur cambiando le modalità di accesso al mercato del lavoro.

Dal punto di vista delle casse ticinesi, comunque, l’accordo è giudicato favorevole: l’aumento dell’imposta alla fonte sui nuovi frontalieri e la progressiva riduzione dei ristorni da versare all’Italia dovrebbero portare maggiori introiti per il Cantone.

In definitiva, l’intesa fiscale ha ridefinito l’equilibrio tra lavoro transfrontaliero e residenza: meno pendolari, più trasferimenti. Una trasformazione che potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase nelle relazioni economiche e sociali tra il Ticino e l’Italia di confine.

Conclusione

Con il nuovo regime fiscale cambia il profilo del lavoratore transfrontaliero: meno pendolari, più residenti. Ma qualunque sia la tua situazione – vecchio frontaliere, nuovo contribuente o dimorante – una cosa non cambia: la necessità di ottenere il miglior cambio possibile per il tuo stipendio in franchi. Con CambiaValute.ch puoi convertire il tuo salario in euro in modo semplice, veloce e trasparente. Dopo il primo cambio ricevi subito 25 Euro di benvenuto.



Link utili:

Scopri quanto potresti guadagnare lavorando in Svizzera: Calcolatore dello stipendio netto in Svizzera

Ricevi 25 Euro con il tuo primo cambio: CambiaValute.ch, il miglior cambio Franco Euro

Frontalieri: 5 errori da evitare quando cambi il tuo stipendio in Euro

Sito Web: https://cambiavalute.ch


Questo articolo è stato realizzato da CambiaValute.ch, non fa parte del contenuto redazionale.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE