«Collaborare per le risorse è conveniente e naturale»


Knut Svanholm, autore di "Bitcoin: Everything Divided by 21 Million", ci spiega come la creatura di Satoshi Nakamoto spinga l'umanità verso la cooperazione.
Knut Svanholm, autore di "Bitcoin: Everything Divided by 21 Million", ci spiega come la creatura di Satoshi Nakamoto spinga l'umanità verso la cooperazione.
È stato tra i protagonisti più attesi della terza edizione del Plan ₿ Forum, la conferenza di riferimento in Europa per le valute digitali e le tecnologie decentralizzate, che si è tenuta a Lugano lo scorso 25 e 26 ottobre. Dal palco principale del Palazzo dei Congressi della città del Ceresio, Knut Svanholm, svedese ex capitano di marina divenuto filosofo e paladino di Bitcoin, ha tenuto un intervento intitolato "Incentives": un viaggio tra le forze che guidano il comportamento umano e di come Bitcoin le riorienti verso la collaborazione e la pace.
La lotta per le risorse: “artigli” o mercati?
Svanholm ha esordito contrapponendo due modalità attraverso cui gli esseri viventi competono per le risorse scarse: quella con "artigli e zanne", tipica del mondo animale - incentrata sulla legge secondo cui il più forte prende tutto - e quella dei mercati umani, dove entrambe le parti guadagnano da uno scambio volontario. «In un'interazione consensuale - ha detto - tutti sanno di poter trarre un beneficio. La comunicazione è l'opposto della violenza, e il commercio è comunicazione. Purtroppo, però, oggi gli scambi non sono davvero liberi, perché c'è sempre un terzo che interviene: e cioè lo Stato, attraverso tasse e inflazione». Lo svedese ha paragonato questa ingerenza al personaggio che, nel film comico "Brian di Nazareth" dei Monty Phyton, obbliga il protagonista a contrattare con la forza. «Dietro ogni decisione del governo e ogni spinta inflazionistica c'è la minaccia di una “pistola”. E, se non paghi le imposte, prima o poi qualcuno verrà ad arrestarti». Le logiche di cui sopra valgono anche per le banche centrali, che l'autore ha definito «le istituzioni più disgustose mai create, che rubano il nostro futuro stampando denaro dal nulla».
Il dilemma del prigioniero e le virtù della collaborazione
Così, proprio allo scopo di far emergere la superiorità della cooperazione, Svanholm ha usato il celebre "dilemma del prigioniero" di Tucker, in cui due sospetti, cui mancano informazioni l’uno sulle decisioni dell’altro, devono decidere se tradirsi a vicenda o far fronte comune. «Nel breve termine conviene pugnalare l'altro alle spalle, ma se il gioco si ripete è meglio collaborare, come ha dimostrato il matematico Robert Axelrod». Questo vale anche in natura. Così il protagonista della presentazione ha proseguito, citando perfino i pipistrelli vampiro, che si nutrono a vicenda col sangue rigurgitato, anche se potrebbero tenerlo per sé. «Lo fanno perché sanno che, nel lungo periodo, il branco ne beneficerà, e chi ha ricevuto potrà ricambiare il favore».
Bitcoin? È l'antidoto all'aggressione
È qui che entra in gioco Bitcoin, ha spiegato Svanholm: rendendo la ricchezza più difficile da confiscare o “succhiare” impropriamente da parte di terzi, usare BTC riduce l'incentivo all'aggressione. «Non puoi sapere quanti ne possiedo, e se provi a rubarmeli, poi, li perdi tutti. Quindi ti conviene interagire pacificamente con me». Non solo: avendo un valore che tende a crescere nel tempo, Bitcoin incoraggia la preferenza per le scelte che hanno impatto nel lungo termine. «Sapendo che i miei SATS manterranno o miglioreranno il loro potere d'acquisto, sono in sostanza meno propenso al consumismo e più orientato al futuro. Esattamente l'opposto della mentalità miope che le valute inflazionarie instillano».
Ecco perché, ha chiosato Svanholm, «Bitcoin merita di essere difeso: perché è un accordo tra persone basato su regole fisse, che è più costoso violare che seguire». Un meccanismo che incentiva la cooperazione come strategia vincente. «Non cadete nei tranelli degli altcoiners e dei politici. Siate gentili, leggete buoni libri e soprattutto siate voi stessi». Un messaggio che ha strappato l’applauso del pubblico del Forum, decisamente allineato alla visione del progetto Plan ₿ come catalizzatore di un nuovo paradigma economico e sociale basato su Bitcoin.
L'appuntamento per incontrare esperti e attivisti di livello internazionale come Knut Svanholm è per il 24 e 25 ottobre di quest’anno, quando la quarta edizione della conferenza Bitcoin più importante d’Europa tornerà a Lugano. I biglietti sono già in vendita al prezzo imperdibile di 99 franchi.