Creatività digitale e tradizione: la seconda edizione del Summer Camp di Ated conquista tutti


Un’esperienza unica che ha intrecciato innovazione tecnologica e valori tradizionali, lasciando (ci auguriamo) un segno nel percorso di crescita dei giovani partecipanti.
Un’esperienza unica che ha intrecciato innovazione tecnologica e valori tradizionali, lasciando (ci auguriamo) un segno nel percorso di crescita dei giovani partecipanti.
Venerdì sera si è conclusa con grande successo la seconda edizione del Summer Camp organizzato da Ated. Un progetto unico, capace di coniugare innovazione tecnologica e passione per la buona cucina, che ha regalato ai 34 partecipanti, di età compresa tra gli 8 e i 15 anni, una bellissima esperienza. Questa iniziativa, che fonde educazione digitale e scoperta dei valori tradizionali, si è riconfermata un modello vincente in termini formativi e umani, lasciando un segno importante nei cuori dei giovani protagonisti.
Per alcuni, è stata una piacevole riconferma, mentre per altri, una sorprendente avventura alla scoperta di nuove competenze e amicizie. Oltre a promuovere l’alfabetizzazione digitale, il Summer Camp ha saputo mettere in luce l’importanza di adottare approcci creativi e sani sia nella tecnologia che nella vita quotidiana, portando il tema del buon cibo al centro di esperienze condivise e significative.
La tecnologia come veicolo di creatività
Durante la settimana trascorsa insieme, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di immergersi in un viaggio entusiasmante alla scoperta dei lati più creativi e applicativi della tecnologia. I workshop, appositamente ideati da professionisti attivi nel settore digitale e parte del progetto ated4Kids, sono stati il cuore pulsante dell’esperienza formativa. Alternandosi, i 100% mentor hanno proposto attività su misura, pensate per stimolare la curiosità dei giovani e coinvolgerli in modo pratico e divertente. Grazie a questo approccio innovativo, ogni giornata si è trasformata in un’occasione unica per apprendere attraverso il gioco e l’interazione.
Tra i momenti più apprezzati dai partecipanti spicca la giornata dedicata al laboratorio organizzato in collaborazione con WellD, che ha proposto il progetto Overmind. Durante il workshop, i ragazzi si sono messi in gioco interagendo attivamente con il progetto, proponendo idee e suggerimenti originali. L’entusiasmo e la creatività dimostrati dai giovani hanno non solo sorpreso e impressionato positivamente i professionisti di WellD, ma hanno anche fornito spunti innovativi che potrebbero rivelarsi utili per lo sviluppo futuro del progetto stesso.
Il laboratorio è stato un momento di scambio autentico, in cui tecnologia e immaginazione si sono incontrate, dimostrando come le nuove generazioni siano in grado di vedere oltre, trasformando strumenti complessi come Overmind in risorse concrete per la sperimentazione e l’innovazione.
Grazie a questa iniziativa, i ragazzi hanno avuto l’occasione di confrontarsi direttamente con professionisti attivi nel settore, imparando quanto sia importante coltivare curiosità e spirito creativo per affrontare le sfide tecnologiche del futuro. La proposta di WellD non solo ha lasciato un segno tangibile nei partecipanti, ma ha anche confermato quanto l’interazione con menti giovani e fresche possa rappresentare un valore aggiunto per arricchire e migliorare progetti reali.
A rendere l’esperienza ancora più significativa è stata la presenza di ACER Educational, che ha saputo catturare l’attenzione dei ragazzi attraverso uno speech appassionante incentrato sul legame tra creatività, programmazione e videogiochi. Questo incontro ha aperto una finestra sul mondo della progettazione videoludica, mostrando come dietro giochi apparentemente semplici si nascondano processi complessi, pieni di innovazione e immaginazione. Le parole degli esperti sono state fonte di ispirazione per i giovani partecipanti, spingendoli a esplorare la combinazione di tecnica e inventiva che si cela dietro il mondo digitale.
Nel corso della settimana, il mix di approcci ludici, didattici e creativi ha permesso ai ragazzi di avvicinarsi all’universo tecnologico in modo accessibile ma profondamente stimolante. Ogni attività, ogni laboratorio e ogni incontro hanno fatto emergere il talento nascosto dei partecipanti, dando loro gli strumenti per guardare al futuro con entusiasmo, immaginando come poter utilizzare le competenze acquisite per costruire un domani migliore.
L’esperienza ha dimostrato che le competenze in ambito digitale non devono essere relegate solo al loro potenziale lavorativo, ma possono costituire strumenti preziosi per affrontare con intelligenza e creatività le tante sfide della vita quotidiana. Grazie all’approccio ludico e al confronto costruttivo, i ragazzi hanno allenato il pensiero critico e ampliato i propri orizzonti, aprendo le porte a nuove possibilità.
La cucina, simbolo di unione e tradizione
Un altro pilastro centrale del Summer Camp è stata la cucina, che ha svolto il duplice ruolo di collante sociale e strumento culturale. Ogni pasto si è trasformato in un momento memorabile grazie alle prelibatezze preparate con cura dal presidente di ated, Luca Mauriello con il supporto del team. Non si trattava solo di sfamare i giovani partecipanti, ma di educarli al valore della convivialità e alla bellezza dei sapori autentici.
“Cosa ci sarà di buono oggi?” è stata la domanda più ricorrente durante il campo, un chiaro segnale di come l’entusiasmo per la tavola abbia reso il momento del pasto un’opportunità educativa oltre che gustosa. Introducendo i più giovani a una cucina sana e creativa, il camp ha insegnato che il cibo non è solo nutrimento ma anche un potente veicolo di cultura e condivisione. Ogni piatto raccontava una storia, fatta di passione e attenzione per gli ingredienti genuini, rendendo ogni pasto unico e significativo.
Formare menti curiose per un futuro migliore
Gli organizzatori Cristina Giotto Boggia e Luca Mauriello, ideatori e promotori del progetto, sono fortemente convinti che l’educazione tecnologica debba occupare un ruolo centrale nel percorso di crescita delle nuove generazioni. Preparare i bambini a un uso consapevole degli strumenti digitali significa dar loro le chiavi per immaginare, costruire e innovare. “Forse tra loro ci sono gli insegnanti, i tecnici o gli imprenditori di domani, capaci di rivoluzionare non solo il mondo della didattica ma anche il nostro approccio alla tecnologia,” ha commentato Luca con ottimismo.
Questa edizione del Summer Camp non è stata solo un’occasione di apprendimento, ma anche uno stimolo per inspirare e motivare i ragazzi a credere nelle proprie capacità, grazie a un ambiente stimolante fatto di dialogo, ascolto e sperimentazione.
Una sfida economica che non deve spegnere il sogno
Nonostante il forte impatto positivo e l’entusiasmo generato tra i giovani partecipanti, il futuro di questa iniziativa rimane incerto a causa della mancanza di finanziamenti adeguati. Gli organizzatori hanno espresso delusione per il tiepido interesse mostrato da enti e aziende che potrebbero fare davvero la differenza nel sostenere progetti così importanti.
“Investire nel futuro non dovrebbe significare aspettarsi un ritorno immediato, ma avere fiducia nel potenziale delle nuove generazioni,” ha sottolineato Cristina. Nonostante le difficoltà economiche, l’entusiasmo dei ragazzi e i risultati ottenuti sono una testimonianza significativa del valore del progetto. Con maggiore supporto, questa iniziativa potrebbe diventare un modello replicabile in altre realtà, ispirando un numero ancora più ampio di giovani.
Un’eredità preziosa
Il Summer Camp di ated, anche quest’anno, ha dimostrato che educare va ben oltre il semplice trasferimento di conoscenze: significa ispirare, collegare passato e futuro, unendo tradizione e innovazione in un cammino di crescita condivisa.
Con la sua miscela unica di tecnologia e gastronomia, questa esperienza lascia dietro di sé un ricordo indelebile, non solo nei ragazzi ma anche negli adulti che hanno avuto il privilegio di accompagnarli. Con l’impegno della comunità, il sogno di vedere il Summer Camp continuare a crescere può ancora diventare realtà.