L’alimentazione vegana è sempre la scelta migliore per l’ambiente e il clima?


Sostituendo carne , pesce e latticini con prodotti a base vegetale possiamo dare un contributo tangibile alla protezione dell’ambiente e del clima. Ma cosa rende l’alimentazione vegana più sostenibile?
Sostituendo carne , pesce e latticini con prodotti a base vegetale possiamo dare un contributo tangibile alla protezione dell’ambiente e del clima. Ma cosa rende l’alimentazione vegana più sostenibile?
In breve:
- La produzione di alimenti vegetali genera una quantità nettamente minore di gas serra rispetto all’allevamento di animali da reddito e presenta un minore fabbisogno di superfici e un consumo più ridotto di acqua.
- Aumentando la quantità di alimenti vegetali nella nostra dieta possiamo migliorare notevolmente il bilancio ambientale e climatico della nostra alimentazione.
- Numerosi studi mostrano che un’alimentazione vegana è generalmente più sostenibile per il clima e l’ambiente rispetto a una dieta onnivora.
- Per migliorare la sostenibilità della nostra alimentazione non occorre forzatamente passare a una dieta vegana: anche un’alimentazione vegetariana o flexitariana può dare un contributo importante alla protezione dell’ambiente e del clima.
Emissioni di gas serra, consumo di acqua, fabbisogno di superfici e trasporti che consumano tantissima energia: il nostro comportamento in materia di alimentazione ha un impatto importante sull’ambiente. Un’alimentazione a base vegetale è generalmente considerata più sostenibile per l’ambiente e per il clima rispetto al consumo di alimenti animali come carne, pesce, latticini e uova. Uno dei motivi è che la produzione di alimenti a base vegetale genera una quantità nettamente inferiore di emissioni di gas serra rispetto all’allevamento. Inoltre, la produzione di alimenti animali necessita di superfici agricole molto più estese poiché oltre a pascoli, stalle e recinti è necessario dedicare grandi superfici alla coltivazione dei mangimi e per farlo è spesso necessario disboscare: la conseguenza è la perdita di numerosi ecosistemi. Anche il consumo di acqua è generalmente molto più elevato per la produzione di alimenti animali piuttosto che per quella di alimenti vegetali.
«In un sondaggio rappresentativo che abbiamo commissionato, il 45 per cento dei partecipanti ha dichiarato di optare per una dieta vegana o vegetariana per motivi ecologici. Oltre al benessere degli animali e alle ragioni etiche, la sostenibilità è quindi una delle motivazioni principali», spiega Renato Pichler, presidente e direttore di Swissveg, il più grande gruppo di interesse per le persone vegane e vegetariane in Svizzera.
Quale tipo di alimentazione permette di rispettare i limiti di sfruttamento del nostro pianeta?
Numerosi studi dimostrano che un’alimentazione maggiormente incentrata sui prodotti vegetali (ossia vegana, vegetariana ma anche flexitariana) presenta grandi vantaggi per l’ambiente e il clima. Una delle pietre miliari della ricerca sull’alimentazione sostenibile negli ultimi dieci anni è stata la pubblicazione del rapporto scientifico della Commissione EAT-Lancet sulla Planetary Health Diet nel 2019. Si tratta di un quadro di riferimento globale per l’alimentazione sostenibile che promuove la salute delle persone ma anche il rispetto delle soglie di sfruttamento del pianeta. Il rapporto consiglia di consumare più frutta, verdura, noci e legumi e di ridurre le quantità di carne e latticini. Le ricerche condotte nei singoli Paesi dopo la pubblicazione del rapporto mostrano che le raccomandazioni possono essere tranquillamente attuate nei Paesi benestanti come la Svizzera senza che vengano a mancare importanti sostanze nutritive.
Una dieta a base vegetale è sempre più sostenibile per il clima e l’ambiente rispetto a una dieta onnivora? Quali elementi occorre tenere in considerazione? È possibile seguire un’alimentazione sostenibile anche senza rinunciare completamente ai prodotti di origine animale? Lo abbiamo chiesto a due specialisti di alimentazione sostenibile per il clima e l’ambiente.
Una dieta vegetale offre un contributo importante alla protezione del clima e dell’ambiente
«Riducendo il consumo di prodotti animali e sostituendoli con fonti di proteine vegetali poco processate come legumi o prodotti a base di soia come tofu, tempeh, bevande e yogurt alla soia e soia testurizzata, è possibile dare un contributo tangibile alla protezione dell’ambiente», spiega Nadine Schweiger, assistente scientifica alla scuola universitaria di Berna e consulente alimentare riconosciuta legalmente.
Ma quanto sono sostenibili gli attuali prodotti sostitutivi della carne? «Secondo i recenti studi, le alternative vegetali alla carne sono nettamente più sostenibili per il clima e l’ambiente rispetto ai prodotti animali. Ad esempio, la produzione di 100 grammi di alternative alla carne a base di soia genera circa un terzo delle emissioni di gas serra generate dalla produzione di 100 grammi di carne di pollo. Anche il consumo di acqua e il fabbisogno di superfici delle alternative alla carne sono spesso notevolmente inferiori rispetto a quelle legate alla produzione convenzionale di carne», spiega Maiken Maier, postdottorando all’ETH di Zurigo.
«Le alternative vegetali alla carne sono generalmente più sostenibili per il clima e l’ambiente rispetto ai prodotti animali», conferma Nadine Schweiger della scuola universitaria di Berna. «Tuttavia, i prodotti vegetali ultraprocessati come hamburger, wurstel e formaggi vegani, sono generalmente meno sostenibili rispetto alle fonti di proteine vegetali non processate come legumi, noci e altri prodotti poco lavorati come il tofu nature.» Renato Pichler di Swissveg consiglia inoltre di rinunciare ai prodotti importati per via aerea: «In confronto ad altri metodi di trasporto, che hanno un influsso limitato sul bilancio ecologico degli alimenti, il trasporto aereo ha un impatto decisamente più negativo sull’ambiente.»
Come possiamo seguire un’alimentazione più sostenibile senza diventare vegani?
In poche parole, possiamo dire che un’alimentazione vegana con prodotti regionali, di stagione e meno processati possibile è generalmente più sostenibile per il clima e l’ambiente rispetto a una dieta onnivora. «Tuttavia, anche le persone che non seguono una dieta vegana possono migliorare notevolmente il loro bilancio ambientale e climatico integrando una quantità maggiore di prodotti vegetali e di alternative vegetali alla carne nel loro piano pasti e consumando prodotti animali consapevolmente e con moderazione. Anche un’alimentazione vegetariana o flexitariana può offrire un contributo importante alla protezione del clima e dell’ambiente», spiega Maiken Maier dell’ETH di Zurigo.