Ha ucciso il figlio e poi si è sparato
È quello che emerge dalle prime indagini sulla tragedia di Saint-Légier-La Chiesaz. Il 54enne era divorziato dalla mamma del ragazzo
SAINT-LÉGIER-LA CHÉSAZ - Quello avvenuto giovedì a Saint-Légier-La Chiesaz assume sempre più i contorni di un omicidio-suicidio. Un uomo di 54 anni avrebbe sparato al figlio 14enne prima di togliersi la vita. La compagna di lui ha scoperto i corpi e le sue urla hanno allertato i vicini, che hanno chiamato la polizia.
Le prime ipotesi - Dopo un paio di giorni di indagini, «tutto indica che sia stato il padre a uccidere il figlio prima di suicidarsi», ha detto al Blick Vincent Derouand, portavoce dell'autorità giudiziaria. Al momento, non si conosce il movente che avrebbe spinto l'uomo dapprima a sparare all'adolescente e poi a rivolgere l'arma contro sé stesso.
Era divorziato, il ragazzo abitava in Francia - Di lui si sa che era divorziato dalla mamma del ragazzo e che non aveva precedenti penali. Il figlio viveva in Francia con la madre e si recava in Svizzera un paio di volte all'anno a trovarlo. Un amico di lunga data, interpellato dal giornale, si è detto scioccato, spiegando che «il figlio era tutto per lui».
La scalata nella Neslé - Di origine a sua volta francese, il presunto omicida lavorava dal 2016 alla Nestlé a Vevey, di cui era capo chef con responsabilità di gestione e rappresentanza a livello internazionale. Era anche membro dei "Toques Françaises", un'associazione di ristoratori di cucina francese. «Era davvero un bravo ragazzo che sorrideva sempre quando lo incontravo nei corridoi», lo ha ricordato un collega. Il colosso non ha voluto parlare della tragedia e ha porto le condoglianze alla famiglia.
La chiamata ai parenti prima del comunicato stampa - Il 54enne viveva da poco nel quartiere con la nuova compagna. Il ragazzo, come detto, abitava in Francia con la mamma. I parenti sarebbero stati informati della tragedia prima del comunicato stampa che ha reso noto il ritrovamento dei due corpi.
