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Ripol:a Zurigo e Basilea si continua a indicare colore della pelle

La Polizia cantonale ticinese: «Competenza della fedpol»
Polizia canton Zurigo
Fonte ats
Ripol:a Zurigo e Basilea si continua a indicare colore della pelle
La Polizia cantonale ticinese: «Competenza della fedpol»

BERNA - La nuova direttiva dell'Ufficio federale di polizia (fedpol) relativa alla rimozione dell'indicazione del colore della pelle nel sistema di ricerca Ripol è «poco utile e motivata politicamente»: lo sostiene il consigliere di stato e responsabile del Dipartimento della sicurezza cantonale zurighese Mario Fehr nell'edizione odierna della Neue Zürcher Zeitung.

La polizia cantonale zurighese continuerà dunque a inserire nel sistema d'informazione Polis, suo strumento primario, il colore della pelle in aggiunta ad altri tratti fisici quali il colore dei capelli, la presenza di tatuaggi e la corporatura.

«Abbiamo eliminato qualcosa di poco utilizzato» ha detto a Keystone-ATS la portavoce del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) Miriam Knecht: tale indicazione la si trova in meno dell'1% dei casi. Knecht conferma inoltre che l'eliminazione di termini relativi alla provenienza come "asiatico", "orientale" o "slavo", di utilizzo più frequente, non è un tema in discussione.

A Basilea Città l'intenzione è di continuare a utilizzare Ripol così come viene offerto.

Ticino: Ripol è competenza della fedpol - Dal canto suo, la polizia cantonale ticinese sottolinea come Ripol faccia parte dell'ambito di competenze della fedpol. Rimane invece incertezza presso le polizie cantonali ginevrina e bernese: sulle rive del Lemano si intende prima svolgere «un'analisi approfondita, in particolare del contesto operativo», mentre a Berna si attende di capire che influsso avrà la direttiva sul lavoro delle forze dell'ordine.

Una decisione «assurda» - Patrice Zumsteg, ricercatore e insegnante in materia di diritti fondamentali e diritto di polizia all'Università di scienze applicate Zurigo (ZHAW) ritiene la decisione della fedpol «assurda». Zumsteg distingue tra diverse forme di profiling. La profilazione descrittiva viene utilizzata nelle indagini penali: si tratta di delineare l'aspetto fisico della persona ricercata, ambito nel quale, secondo Zumsteg, indicare il colore della pelle può essere un criterio utile.

Diventa problematico il procedimento inverso, detto profilazione razziale. In questo caso si parte dal presupposto che qualcuno sia un criminale soltanto poiché appartenente a una certa etnia. Tuttavia una ricerca mirata e un racial profiling non sono assolutamente la stessa cosa. Inoltre per quanto riguarda termini come "asiatico", "orientale" o "slavo", Zumsteg ritiene che sono legati a stereotipi e pertanto potrebbero risultare discriminanti. Ieri la fedpol aveva motivato la decisione di rimuovere l'indicazione del colore della pelle dal sistema di ricerca Ripol, per adeguarsi a una consuetudine internazionale.

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