Contro il massacro a Gaza: sciopero della fame dei medici e del personale sanitario svizzero
L'azione di protesta è stata organizzata dalla rete Swiss Healthcare Workers Against Génocide.
BERNA - La rete nazionale Swiss Healthcare Workers Against Genocide ha annunciato uno sciopero della fame dei rappresentanti del mondo medico e sanitario davanti al Palazzo federale a Berna, per tutta la durata della sessione autunnale del Parlamento (iniziata questa mattina e in corso fino al 26 settembre)
«Siamo i portavoce - si legge in una nota stampa - di numerose persone del settore medico, infermieristico e di cura, consumate dall'indignazione e dalla vergogna per le sofferenze della popolazione civile di Gaza, dove la fame, la sete, gli sfollamenti e gli attacchi alle strutture sanitarie sono utilizzati come armi di guerra, in violazione del diritto umanitario».
«Abbiamo chiesto più volte al nostro Governo di intraprendere misure concrete, in particolare l'apertura di corridoi umanitari da e verso Gaza». E ancora: «Tuttavia, mentre si sta finalmente valutando la possibilità di far venire in Svizzera alcuni pazienti che potrebbero essere curati qui, un passo necessario di cui ci rallegriamo, sul posto, la situazione continua a peggiorare».
Le richieste al Consiglio federale:
- Applicare sanzioni mirate (come è stato fatto per la Russia durante l'invasione dell'Ucraina) fino a quando il governo israeliano non avrà dimostrato di rispettare il diritto internazionale umanitario nei confronti della popolazione di Gaza e degli altri territori palestinesi occupati.
- Riconoscere lo Stato di Palestina, primo passo urgente verso la soluzione giusta, invocata dal direttore del DFAE nella risposta che ci ha inviato il 31.07.2025.
