I dazi non faranno crollare l'economia, ma si punta sul lavoro ridotto
Oltre al sostegno finanziario, il governo punta ad accompagnare le imprese nel riposizionamento sul mercato internazionale
BERNA - Il Consiglio federale ha discusso oggi gli effetti dei nuovi dazi statunitensi sulle esportazioni svizzere e ha confermato l'intenzione di rafforzare l'indennità per lavoro ridotto (ILR).
Secondo l'esecutivo, non ci sarà un crollo dell'economia elvetica, anche se alcuni settori orientati all'export e singole imprese potrebbero subire effetti significativi. Per questo motivo, il governo punta su un perfezionamento mirato degli stabilizzatori automatici e sul miglioramento delle condizioni quadro economiche.
L'indennità per lavoro ridotto resta lo strumento principale per sostenere le aziende e preservare i posti di lavoro in periodi di difficoltà. Il Consiglio federale intende seguire le raccomandazioni della Commissione della sicurezza sociale e della sanità degli Stati, che propone di estendere la durata massima di percezione dell'ILR fino a 24 mesi e di introdurre un periodo di attesa di sei mesi tra un termine quadro e l'altro. Il Parlamento si pronuncerà su queste proposte nell'imminente sessione autunnale.
Oltre al sostegno finanziario, il governo punta ad accompagnare le imprese nel riposizionamento sul mercato internazionale. Accordi di libero scambio rinnovati, come quello con l'India, e strumenti di supporto come Switzerland Global Enterprise (S-GE) e l'Assicurazione contro i rischi delle esportazioni (ASRE) aiutano le aziende a trovare nuovi mercati e a gestire i rischi economici derivanti dai dazi. Il Consiglio federale seguirà attentamente l'evolversi della situazione e si riserva di adottare ulteriori misure se necessario.
