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Il sostenitore dell'ISIS sarà rilasciato: respinto il ricorso della SEM

L'uomo, già condannato, è stato scarcerato in vista dell'espulsione prevista per le 12 di martedì
Deposit Photos
Fonte Ats
Il sostenitore dell'ISIS sarà rilasciato: respinto il ricorso della SEM
L'uomo, già condannato, è stato scarcerato in vista dell'espulsione prevista per le 12 di martedì

LOSANNA - Un sostenitore iracheno dell'Isis, condannato, sarà rilasciato dalla carcerazione in attesa dell'espulsione entro le 12.00 di oggi al più tardi. Il Tribunale federale (TF) ha respinto una richiesta della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), che auspicava il mantenimento della detenzione.

Condannato nel 2017 per partecipazione allo Stato Islamico, l'uomo è stato condannato a 3 anni e 8 mesi. Residente nel Canton Sciaffusa, ha in seguito nuovamente attirato l'attenzione delle autorità a causa delle sue attività in una moschea di Neuhausen (SH) considerata estremista.

Stando a una decisione del Tribunale federale pubblicata oggi, la SEM ha concesso al 39enne l'ammissione provvisoria il 14 aprile, con una correzione della decisione il 22 aprile. Ciò è avvenuto sulla base di una recente decisione del Tribunale amministrativo federale (TAF).

Tuttavia, la SEM ha presentato ricorso al Tribunale federale per contestare una sentenza della giustizia sciaffusana che rilasciava la persona interessata dalla detenzione in vista dell'espulsione. I giudici sciaffusani avevano stabilito che la proroga di questa misura oltre il normale periodo di 6 mesi fosse illegittima.

La SEM ha basato la sua richiesta di questo provvedimento cautelare sul fatto che l'uomo fosse pericoloso. Si è fondata sulle informazioni fornite dall'Ufficio federale di polizia (fedpol). Per il Tribunale federale, questi elementi da soli non sono sufficienti per mantenere una persona in detenzione in vista dell'espulsione oltre il termine legale.

I giudici ritengono che, secondo la legge, la detenzione in attesa di espulsione possa essere prorogata di altri dodici mesi solo se l'interessato non collabora con le autorità e l'esecuzione viene di conseguenza ritardata. Non è il caso dell'iracheno nella fattispecie.

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