«Siamo dispiaciuti di non poter offrire un servizio completo»


Il CEO del Lugano Marco Werder ha commentato la decisione odierna di continuare in modalità 2G
«Sugli abbonati non vaccinati vedremo»
Il CEO del Lugano Marco Werder ha commentato la decisione odierna di continuare in modalità 2G
«Sugli abbonati non vaccinati vedremo»
LUGANO - Tutto l'hockey in modalità 2G, senza eccezioni. Negli ultimi giorni l'hockey elvetico si è trovato di fronte a un bivio e questa mattina la scelta dei club è caduta sull'opzione (in ogni caso dolorosa) di concedere l'entrata in pista soltanto ai vaccinati e ai guariti.
«Ci siamo trovati per l'ennesima volta con le spalle al muro - è intervenuto il CEO dell'HCL Marco Werder - Dopo 21 mesi di pandemia purtroppo anche in questa occasione abbiamo dovuto optare per una decisione che scontenta parte del nostro pubblico».
La posizione dell'HCL in merito a quanto deciso oggi qual era? «Abbiamo sempre detto che ci saremmo attenuti alle direttive della Confederazione. La pandemia c'è, il Consiglio federale ha preso le sue decisioni e noi ci siamo trovati obbligati a scegliere fra queste due varianti. Siamo convinti che - alla luce del fatto che c'è circa l'80% dei ticinesi over 12 che è vaccinato - la via intrapresa oggi sia condivisa dalla maggior parte dei nostri tifosi».
Resta però quella piccola parte che da oggi dovrà limitarsi a guardare le partite in TV: «Mi dispiace molto di non poter offrire un servizio completo ai nostri tifosi. Se ci accomuna qualcosa in questa pandemia è la continua ricerca della normalità. Ma ancora una volta, purtroppo, ci siamo trovati costretti a fare delle scelte. Dolorose».
Cos'ha intenzione di fare il club con gli abbonati non vaccinati? «La notizia è fresca. Nei prossimi giorni penseremo alle varie soluzioni».












