Lugano trafitto, una sconfitta che fa male

BASILEA - Il Lugano è rientrato amaramente a mani vuote dalla trasferta di Basilea, dove ieri si giocava uno scontro diretto importantissimo in vista della fase più calda della stagione. Ai bianconeri del Crus non è mancata la personalità e nemmeno la voglia di vincere, ma piuttosto hanno peccato a livello di "cattiveria" e incisività negli ultimi 20 metri. Poche le vere occasioni create, nessuna quella concretizzata. Rimpianti per un salvataggio sulla linea di Schmidt su Cimignani e per un colpo di testa a lato di Vladi. 

I renani di Celestini - con Ajeti graziato per un’entrataccia da rosso su Grgic - hanno giocato con pazienza, lasciando anche l'iniziativa agli ospiti e trafiggendoli al momento giusto. Di Shaqiri, vero “uomo in più” salito a quota 11 reti e 14 assist, il gol che ha stappato il match al 64'. Soticek ha chiuso i conti a dieci minuti dal triplice fischio. E così la classifica resta ingarbugliata. Non per il Basilea, che in vetta ha allungato a +4 sul Servette e tenta la prima vera fuga, ma per l’FCL, che a 180’ dalla divisione nei due gironi deve ancora garantirsi la top-6. Ticinesi che hanno ancora un discreto margine, ma che sono attesi proprio dagli scontri direttissimi col San Gallo (domenica a Cornaredo) e il Losanna (21 aprile). Due sfide nelle quali il Lugano dovrà ritrovare maggior cinismo per blindare in primis un posto nel Championship Group e, se possibile, riavvicinarsi al vertice.

In Challenge è sprofondato il Bellinzona di Sannino, che sabato ha subito sette preoccupanti schiaffi dall'Étoile Carouge. I granata, penultimi, hanno soli 3 punti di margine sull'ultimo posto.