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PERSONICO

Un paradiso boschivo di oltre 1'400 ettari

È stata inaugurata ufficialmente sabato 23 agosto la nuova Riserva forestale Val Marcri sopra a Personico. È una delle più estese del Ticino.
OTR-BAT
Fonte OTR-BAT
Un paradiso boschivo di oltre 1'400 ettari
È stata inaugurata ufficialmente sabato 23 agosto la nuova Riserva forestale Val Marcri sopra a Personico. È una delle più estese del Ticino.

PERSONICO - È stata ufficialmente inaugurata la Riserva forestale Val Marcri, una delle più estese del Cantone Ticino con i suoi 1'464 ettari, compresi tra i 900 e i 2'310 metri di altitudine. L’area protetta comprende le valli sospese della Val Marcri, Val d’Ambra e Val Nèdro, modellate dai ghiacciai e rimaste in gran parte intatte grazie alla difficoltà di accesso e al ridotto sfruttamento boschivo negli ultimi decenni. Qui si incontrano faggete, abetine, peccete e lariceti che potranno evolvere liberamente senza intervento umano, offrendo un habitat ideale a cervi, caprioli, camosci e persino alla lince.

Una lunga storia di collaborazione - Il progetto affonda le sue radici negli anni ’90, quando un giovane ingegnere forestale immaginò per la prima volta di trasformare la Val Marcri in una riserva. Nel 2005 arrivò un lavoro di diploma sul tema, realizzato da Federico Rossini, due anni dopo l’approvazione dello studio preliminare dei tre Patriziati, e nel 2012 quella del progetto definitivo da parte del Gran Consiglio che autorizzava il Consiglio di Stato a firmare la relativa convenzione. «È una storia lunga, fatta di idee fuori dal comune, di partecipazione e di collaborazione», ha precisato l’Ingegnere circondario in pensione già membro della Commissione Cantonale Riserve Forestali Flavio Tognini, ricordando il percorso trentennale. «Fare riserva piace sempre di più, e con l’ampliamento del 2016 siamo arrivati ai 1'464 ettari attuali. Oggi, trent’anni dopo quell’idea iniziale, inauguriamo con grande emozione questa straordinaria opera collettiva».

Il valore politico e istituzionale - Il Direttore del Dipartimento delle istituzioni (DI) Norman Gobbi, ha ricordato l’importanza del progetto anche come segnale di coesione territoriale: «Questo risultato celebra le nostre radici, la collaborazione e la visione per il futuro. È un’iniziativa che valorizza una delle nostre preziose valli e ribadisce il ruolo imprescindibile dei patriziati nella cura del territorio ticinese: senza di loro molte aree rischierebbero l’abbandono, con la perdita di una parte essenziale della nostra storia, identità e anima».

«Un modello di governance territoriale» - Durante la cerimonia il Sindaco di Personico Cristina Emilio ha poi ricordato che nonostante i (lunghi) manni trascorsi, i vari attori hanno sempre creduto nella bonta del progetto. «Oggi celebriamo non solo una riserva, ma anche un modello virtuoso di governance territoriale, in cui enti locali e autorità hanno condiviso obiettivi di tutela ambientale e di sviluppo di un turismo sostenibile».

Turismo responsabile, educazione e ricerca - La riserva non è infatti solo un santuario naturale: diventerà un laboratorio scientifico e didattico, aperto a scuole, ricercatori e cittadini, che potranno osservare l’evoluzione spontanea degli ecosistemi forestali. Grazie ai 26 chilometri di sentieri escursionistici, curati dai patriziati in collaborazione con Organizzazione Turistica Regionale Bellinzonese e Alto Ticino e Alto Ticino e TicinoSentieri, il territorio sarà accessibile in sicurezza, con segnaletica rinnovata, rifugi rustici e punti panoramici attrezzati. «La Val Malcri è un autentico paradiso naturale che arricchisce l’offerta turistica del nostro territorio», evidenzia il Direttore dell’Organizzazione Turistica Regionale Bellinzonese e Alto Ticino (OTR-BAT) Juri Clericetti. «Vogliamo promuoverlo come esperienza autentica, in linea con i nostri valori legati alla sostenibilità e all’accoglienza».

Il ruolo dei Patriziati - Tiziano Zanetti, Presidente ALPA (Alleanza Patriziale Ticinese), ha voluto ringraziare i numerosi volontari e tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione della riserva. «È un progetto che testimonia la solida rete di collaborazione tra Patriziati, Comune e Cantone, grazie alla quale è possibile realizzare numerose iniziative a favore della comunità e della cura e valorizzazione del territorio. Una collaborazione che ALPA continua a rafforzare, promuovere e far conoscere, coinvolgendo anche le giovani generazioni attraverso la sinergia con Lingue e Sport. Ringrazio di cuore chi ha lavorato e collaborato a questo progetto, perché la riserva è davvero il frutto di un impegno collettivo e della nostra comunità».

Un bene comune - A nome dei patriziati coinvolti, è stato ribadito l’impegno a garantire la manutenzione dei sentieri e a sostenere iniziative di valorizzazione della riserva, affinché diventi un patrimonio vivo della comunità locale. «Con questa riserva doniamo alle generazioni future un patrimonio naturale intatto e allo stesso tempo accessibile, un luogo dove natura, scienza ed educazione si incontrano. Ringrazio i nostri antenati per averci donato questi luoghi incantati», ha dichiarato Remo Guzzi, Presidente del Patriziato di Personico, Patriziato pilota dell’ente promotore della riserva con i Patriziati di Bodio e Pollegio.

Durante la cerimonia di inaugurazione è intervenuto anche Aron Ghiringhelli, Responsabile dell’Ufficio forestale 2° circondario di Biasca che auspica che la riserva forestale «possa diventare un patrimonio della comunità locale e vivere grazie alla promozione di iniziative in sintonia con gli scopi per la quale è stata istituita».

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