«Coniugare rispetto per la memoria e sostenibilità gestionale»


Incontro fra il Locarno Film Festival e i promotori della petizione che chiedeva di non pensionare lo storico schermo di piazza Grande: «Alcune decisioni vanno assunte con prontezza. Ma dialogo aperto»
Incontro fra il Locarno Film Festival e i promotori della petizione che chiedeva di non pensionare lo storico schermo di piazza Grande: «Alcune decisioni vanno assunte con prontezza. Ma dialogo aperto»
LOCARNO - Nei giorni scorsi, attraverso una petizione, lanciata da diverse personalità appartenenti ai settori della cinematografia, della cultura, dell’architettura e della tutela del patrimonio, si chiedeva alla direzione del Locarno Film Festival di non pensionare, già a partire dall’edizione 2025, lo storico schermo di Piazza Grande ideato nel 1971.
Stando a quanto comunica la manifestazione, si è tenuto un incontro la settimana scorsa con gli architetti Eloisa Vacchini, Michele Bardelli e Simone Turkewitsch. Per il Locarno Film Festival erano presenti il vicepresidente del Consiglio di amministrazione Luigi Pedrazzini, il Ceo Raphaël Brunschwig e il direttore operativo Mattia De Sassi.
Nel corso dell’incontro, la direzione del Festival «ha ribadito le ragioni che hanno portato alla decisione di adottare per l’edizione 2025 una nuova struttura metallica reticolare - si legge nella nota inviata alla stampa - di dimensioni equivalenti alla precedente ma con caratteristiche tecniche che permettono una riduzione significativa dei tempi e dei costi di montaggio e smontaggio, garantendo al contempo una maggiore sicurezza».
Il Festival, «consapevole del proprio ruolo pubblico e culturale», ha inoltre ribadito che scelte di questo tipo «rispondono all’esigenza di coniugare rispetto per la memoria e sostenibilità gestionale. Alcune decisioni devono essere assunte con prontezza, ma il confronto resta aperto, come dimostrato dall’incontro stesso».
Da parte degli architetti è stata sottolineata l’importanza del progetto originario dell’arch. Livio Vacchini nella storia dell’architettura svizzera ed europea dell’epoca. «L’intuizione di Vacchini ha rinnovato profondamente il Festival, trasformando la Piazza in uno spazio unico di cultura condivisa. In questo senso, ogni cambiamento va ponderato con grande attenzione, tenendo conto del valore della struttura, diventata con il tempo una delle icone del Festival».
Il Locarno Film Festival ha infine confermato la propria disponibilità ad avviare un dialogo costruttivo volto ad affrontare le sfide future legate alle infrastrutture del Festival.